Nelle ultime settimane sono gradualmente aumentati i controlli per verificare il rispetto delle norme anti contagio da Covid-19. In particolare, l'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (risalente ai primi di novembre) ha diviso le regioni italiane in tre fasce di rischio. La Campania, essendo classificata come zona rossa, è in uno stato di semi-lockdown. Gli spostamenti tra le regioni, dunque, sono autorizzati solo se giustificati da motivi di urgenza o di grave necessità. Per questo, un gruppo di venti ciclisti sono stati fermati e multati mentre erano intenti a pedalare in gruppo per le strade della provincia di Napoli.
I venti corridori, partiti dalla provincia di Caserta, sono stati fermati nel napoletano
Nonostante le misure previste dal Dpcm, dunque, venti ciclisti hanno deciso di non rinunciare a una pedalata in gruppo e hanno così deciso di passeggiare. In particolare, la comitiva di corridori è partita dalla provincia di Caserta fino all'arrivo a Bacoli, cittadina di 26 mila abitanti posta nella città metropolitana di Napoli. Una volta arrivati qui, i ciclisti sono stati fermati dagli agenti della Polizia locale. Essi, effettuati tutti i dovuti controlli, hanno acclarato che i corridori non rispettavano le norme emanate e per questo hanno applicato una sanzione pecuniaria. Il fatto è stato reso noto dal sindaco della città, Josi Gerardo Della Regione.
Esso, comunicando con la propria cittadinanza, ha affermato che il comune ha provveduto a multare numerose persone che, in gruppo e talvolta sprovviste di mascherina, erano intenti ad assembrarsi nei pressi dei bar del paese utilizzando come scusa quella del voler prendere un caffè da asporto.
Il sindaco di Bacoli: 'Un comportamento da irresponsabili'
Oltre che i vari gruppi delle persone assiepate all'esterno dei vari bar, il sindaco ha poi raccontato anche la vicenda che ha visto come protagonisti i corridori: "Ieri si è provveduto a sanzionare una schiera di almeno venti ciclisti che erano giunti a Bacoli dalla provincia di Caserta".
Tutti questi comportamenti, che infrangono le norme per prevenire la diffusione del contagio da Coronavirus, sono stati appellati dal primo cittadino come "irresponsabili". Dalla Ragione, poi, si è detto "senza parole" per ciò che è avvenuto. Infine, il sindaco ha deciso di concludere la propria comunicazione rivolgendo un appello ai propri concittadini: "Dobbiamo sacrificare le abitudini superflue e stringere i denti: dobbiamo resistere". Appello, questo, comprensibile specie se si guarda l'ultimo bollettino dei contagi riscontrati nella regione: lunedì 30 novembre, sono state trovate 1626 positività e 42 morti.