Effetti collaterali del vaccino contro il Covid. Un capitolo su cui il web inizia a pullulare di leggende metropolitane, teorie complottiste e fake news. Per informarsi nel modo giusto la strada da intraprendere è quella di affidarsi a chi ha i titoli per parlare di scienza. Tra questi c'è sicuramente Nicola Magrini, direttore dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Il medico e farmacologo ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io su Radio Rai mettendo bene in chiaro quali siano state, fino al momento, le rilevazioni fatte sui quasi duecentomila soggetti che hanno già ricevuto la prima dose.
Magrini ha parlato di "reazioni indesiderate" minime, facendo riferimento a pochi casi isolati in cui si è avuto qualche piccolo fastidio. Allo stesso modo ha spiegato come, nelle prossime otto-dieci settimane, si potrà arrivare ad avere tre milioni di italiani vaccinati e dunque compiere il primo passo
Vaccino Pfizer, dati disponibili on line sulla progressione della somministrazione
Sono giorni in cui si parla molto di come stia andando quella che sarà una campagna vaccinale senza precedenti. "A mio avviso - ha evidenziato Magrini - sta andando bene. Anzi molto bene, rispetto all'impegno e alla vastità. Siamo arrivati a 180.000 vaccinazioni. C'è un sistema on line che mostra a tutti l'andamento regionale, forse qualche regione deve accelerare ed attrezzarsi meglio.
Credo però che possiamo essere soddisfatti rispetto al panorama europeo per come sta andando in Italia".
Vaccino Covid, sta arrivando anche Moderna
Dopo Pfizer si attende un altro candidato vaccino destinato ad arrivare alla meta. "Ema - ha precisato il direttore di Aifa - dovrebbe concludere le valutazioni di Moderna. Il giorno successivo, il 7, l'italia con la Cts di Aifa, deciderà la collocazione di questo vaccino nel sistema sanitario italiano per le modalità di utilizzo".
Magrini ha puntualizzato come i due prodotti siano molto vicini per caratteristiche. "Questi due vaccini - ha precisato - penso che siano molto simili, per non dire quasi identici. Usano quasi la stessa piattaforma a Rna. Le tipologie di pazienti studiate sono analoghe e in studi di amplissime dimensioni con oltre 30.000 pazienti.
Penso che possano meritare un giudizio di equivalenza e sovrapponibilità".
Effetti collaterali vaccino, Magrini spiega come siano minimi e rari
Si fa un gran parlare di possibili effetti collaterali legati ai vaccini. Il rischio è che casi sporadici vengano strumentalizzati o che si creino fake news per delegittimare ciò che, in realtà, può portare il mondo fuori dall'incubo Coronavirus. Risultano, in tal senso, significative e tranquillizzanti le parole espresse dall'esperto. "Essendo arrivati - ha spiegato Magrini - a 180.000 vaccinazioni, gli effetti indesiderati o reazioni avverse riportate sono minime e minori dell'atteso. A parte gli effetti locali e un po' di dolore in una percentuale ridotta di pazienti.
Qualche malessere, cefalea, nessun effetto indesiderato grave e nessuna reazione grave di tipo anafilattico".
Il fatto che presto si arriverà ad avere più vaccini autorizza a chiedersi se sarebbe opportuno dare facoltà al singolo di scegliere a quale sottoporsi. "Penso - ha detto Magrini - che sia meglio così che non possa decidere il singolo. Le commissioni tecniche decideranno, Aifa avrà un ruolo importante ma vanno programmati interventi di sanità pubblico ed è bene che sia così".
Tre milioni di vaccinati nelle prossime settimane
Presto si potrebbero raggiungere traguardi significativi rispetto al numero di vaccinazioni. "Abbiamo - ha detto il direttore di Aifa - cinque milioni di dosi per i prossimi due mesi e mezzo, un altro milione di Moderna che dovrebbe arrivare.
Ci sono tre milioni di vaccinabili nelle prossime otto-dieci settimane che già è una buona quota per iniziare e per rendere ospedali e Rsa Covid free".
È ormai noto come occorrano due dosi per arrivare all'immunizzazione. "La copertura completa - ha sottolineato Magrini - che è molto positiva e rassicurante si raggiunge con la seconda dose. Cerchiamo di vaccinare bene tutti quelli che possiamo. La situazione in Italia sembra sotto controllo, dovesse sfuggire si vedrà".
E poi spazio alla terapia contro la Covid a base di anticorpi monoclonali in studio a Siena. "Qui - ha detto il numero uno di Aifa - siamo all'approvazione della così detta fase 1 che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.
Saranno i primi dati di efficacia e sicurezza. Poi occorreranno tre o quattro mesi per la sua approvazione. Questi indicativamente sono i tempi. Ci sono altri monoclonali in fase di studio più avanzata che stanno fornendo risultati via via più chiari".