Avrebbe voluto mettere le manette al giudice, ma i ferri ai polsi sono scattati per lui, che è finito dietro le sbarre accusato di resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio a magistrato in udienza. È questo l'epilogo di una curiosa vicenda che ha avuto luogo presso la Cittadella Giudiziaria di Salerno nella mattinata dello scorso martedì 23 febbraio.

Il blitz dell'uomo in diretta social

Il protagonista della vicenda, un 45enne originario di Eboli, si è accomodato nella sala del tribunale dove si sarebbe dovuta svolgere un'udienza che coinvolge la sua compagna tenendo in mano uno smartphone e trasmettendo in diretta su Youtube.

Quando la giudice ha avviato i lavori dell'udienza è prontamente intervenuto, qualificandosi quale presidente di una associazione e procedendo a dichiarare in arresto il giudice, "in fragranza di reato, per frode processuale". L'uomo ha poi invocato l'intervento delle forze dell'ordine, che a suo dire avrebbero dovuto verbalizzare l'arresto che lui avrebbe effettuato, proclamandosi "pubblico ufficiale nello svolgimento delle sue funzioni", in base ad una interpretazione a dir poco fantasiosa della legge che consente, in casi molto particolari, a un cittadino di eseguire un arresto per un delitto commesso in fragranza di reato.

L'intervento delle forze dell'ordine

Tempestivo l'intervento dei carabinieri, che hanno chiesto all'uomo di cessare la sua azione e di uscire dall'aula.

Ma il 45enne, evidentemente convinto delle sue ragioni, per nulla intimidito dall'intervento dei pubblici ufficiali, ha chiesto loro di procedere all'arresto del giudice, rifiutandosi di uscire dall'aula perché questo, a suo dire, "avrebbe fatto venire meno la fragranza di reato".

I carabinieri, con molta pazienza, hanno cercato di dialogare con l'individuo, che ha continuato a cercare di fare valere le sue improbabili ragioni per diversi minuti, ribadendo più volte di considerarsi un "pubblico ufficiale nello svolgimento delle sue funzioni".

Una situazione che ha avuto del surreale con l'uomo che si rivolgeva alla giudice chiedendole di "restare in silenzio, essendo in stato di arresto".

Portato fuori con la forza

Vista l'impossibilità di convincere l'uomo ad allontanarsi dall'aula spontaneamente, alla fine le forze dell'ordine hanno deciso di intervenire per farlo uscire, incontrando la resistenza dell'uomo.

Stando a quanto riportato da fonti della stampa locale, il 45enne avrebbe iniziato a spintonare, e ne sarebbe sorta una colluttazione dalla quale un carabiniere ha rimediato un trauma alla spalla con una prognosi giudicata guaribile in 15 giorni. Alla fine l'uomo è stato portato alla casa circondariale di Salerno.