Athmane Touami, cittadino algerino di 36 anni, è stato fermato dalla Dda di Bari con l'accusa di partecipazione a un'organizzazione terroristica. Pare infatti che l'uomo abbia fornito i documenti falsi ai membri dell'Isis responsabili del sanguinoso attentato al Bataclan di Parigi del 13 novembre 2015. Secondo le indagini l'uomo, conosciuto anche con l'alias Tomi Mahraz, è vicino ad ambienti di matrice jihadista e ha collaborato con altri membri dell'Isis nella preparazione dell'attentato al famoso teatro francese.
La polizia di Bari, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Giannella e dal pm Federico Perrone Capano, ha scoperto grazie alla collaborazione con la Digos di Bari e con i fratelli Medhi e Lyes Touami, le prove dell'appartenenza di Athmane a una cellula terroristica di Daesh operante sul territorio franco/belga.
L'accusa sostiene che grazie ai contatti con i jihadisti siriani Athmane sia stato in grado di fornire documenti contraffatti e supporto ad altri suoi concittadini terroristi operanti nella rete belga denominata "Catalogue". Pochi giorni dopo l'attentato al Bataclan gli inquirenti avevano trovato a casa di Medhi, fratello di Athmane, una borsa contenente vari documenti falsi e rubati, sette telefoni cellulari e diversi dischi rigidi con all'interno numerose fotografie e video legati all'Islam radicale.
Si era così arrivati alla conclusione che i fratelli Touami collaborassero con l'Isis fornendo una casa base sicura per la falsificazione e la ricettazione di documenti illegali e per l'arruolamento di nuovi adepti.
In particolare vennero associati a Chérif Kouachi, altresì noto come Abou Essen, uno dei terroristi responsabili dell'attentato alla sede parigina di Charlie Hebdo avvenuto nel gennaio del 2015.
Le indagini su Athmane Touami
La Polizia di Bari ha iniziato a indagare su Athmane nel maggio del 2019 quando questi era ospite del Centro di permanenza temporanea (CPR) per migranti della città pugliese.
Qui gli uomini della Digos avevano trovato l'uomo in possesso di un documento falso utilizzato per muoversi in totale libertà nei territori franco/belgi. Per questo fu condannato alla pena di 2 anni dietro le sbarre in scadenza il 19 giugno 2021.
Mentre l'uomo era detenuto in carcere la Polizia barese e gli investigatori del Servizio per il Contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno e la Digos di Bari hanno continuato a indagare su di lui, scoprendo la collaborazione dell'algerino con una cellula terroristica siriana e dimostrando la sua appartenenza ai membri dell'Isis.
Alla luce dei nuovi sviluppi gli inquirenti, temendo che non appena l'uomo finirà di scontare la sua pena si darà alla fuga facendo perdere le sue tracce, hanno deciso di richiedere il prolungamento del fermo come misura cautelare. Le forze di Polizia baresi sperano che, fermato Toumani, si infligga un duro colpo all'organizzazione delle Bandiere Nere in Europa.
Negli anni scorsi infatti sono stati molti i casi accertati in cui si è dimostrato che molti dei terroristi siriani che circolano nella comunità europea sbarchino al porto di Bari e che qui, accolti da personaggi come Athmane, vengano forniti di documenti falsi e nuove identità che permetterebbero loro di circolare tranquillamente in tutta Europa.