Gabriella Maxia, 48enne sarda, è stata ritrovata nella mattina di giovedì 11 marzo in Svizzera presso il carcere di Basilea dove sarebbe rinchiusa per un'accusa di furto a suo carico. La donna era scomparsa il 26 febbraio scorso e il marito Luigi Cadelano non solo aveva allertato le forze dell'ordine ma aveva anche lanciato disperati appelli sui social e durante la trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? nella quale pregava la consorte di contattare i familiari per rassicurarli circa la sua buona salute.

Durante le indagini, i carabinieri del comando sardo di Iglesias hanno scoperto che Gabriella, dopo aver abbandonato il paese di Decimoputzu, aveva preso un aereo Alitalia all'aeroporto Elmas di Cagliari in direzione di Milano-Linate.

Rintracciata nel capoluogo lombardo grazie a un prelievo con la carta di credito, a pochi giorni di distanza si era spostata nella città svizzera di Zurigo dove aveva effettuato un secondo prelievo bancario. Gli indizi avevano rincuorato forze dell'ordine e familiari finché di lei non si erano nuovamente perse le tracce. Per oltre dieci giorni non si è più saputo niente della donna finché i militari non hanno scoperto che, al momento, si trova in carcere per scontare una condanna di furto.

L'arresto

Pare che Gabriella, forse rimasta senza soldi, avrebbe compiuto delle ruberie in territorio svizzero e, colta in flagrante dalla polizia cantonese, sarebbe stata fermata e trasferita presso il carcere di Basilea in attesa di verdetto.

Non sono ancora chiare le dinamiche che avrebbero portato la 48enne all'arresto e bisognerà aspettare maggiori dettagli dalla polizia svizzera per capire se la donna verrà riportata in Italia o rimarrà all'estero per scontare la sua pena.

Le ragioni della fuga

Rimane un mistero il perché la donna sarda abbia deciso di scappare facendo perdere le sue tracce; durante i suoi appelli, il marito ha chiesto più volte alla moglie di tornare a casa o di comunicare le sue intenzioni, soprattutto nel rispetto della madre con la quale la fuggitiva avrebbe un legame molto forte.

L'unica indiscrezione trapelata sul conto della donna è quella che prenderebbe degli psicofarmaci perciò potrebbe darsi che la decisione di fuggire sia legata a uno stato mentale non del tutto lucido. Il marito avrebbe contattato la polizia cantonese per assicurarsi che la moglie continuasse la sua terapia farmacologica. Si tratta tuttavia di mere ipotesi e l'unica speranza è che la vicenda si risolva nel più breve tempo possibile.