Manifestazione No Dad in piazza del Popolo a Roma. In centinaia i manifestanti contro la didattica a distanza. La soluzione sarebbe equiparare la Scuola a un servizio essenziale. Lo ha detto la professoressa Maddalena Loy, che ha specificato: "Bisogna tenere aperte le scuole anche in zona rossa". Loy appartiene alla rete nazionale Scuola in presenza. Tale realtà ha proposto manifestazioni in diverse città italiane, oltre che quella nella capitale. Secondo Loy la scelta di tenere chiuse le scuole è prettamente "politica". Per lei gli istituti potevano essere tenuti normalmente aperti come accaduto in altri Stati.
Maddalena Loy ha fatto l'esempio della Francia, dove tutto è stato chiuso, tranne le scuole appunto. La rappresentante di Scuola in presenza ha spiegato che se i ragazzi frequentano la scuola, di conseguenza sarà possibile anche un tracciamento maggiore, a differenza di quando rimangono a casa. Loy ha citato un recente studio da parte di Lancet, che ha reso noto come all'interno degli istituti nostrani, nel corso della seconda ondata, l'incidenza è stata al di sotto del 39%.
No Dad, Loy invita a tenere le scuole aperte
È stato dunque chiesto cosa propone il comitato di Scuola in presenza per migliorare il contesto. Maddalena Loy ha risposto che bisogna riaprire gli istituti e somministrare il vaccino agli insegnanti, come già si fa all'estero.
La rappresentante di Scuola in presenza ha affermato che sia impensabile continuare a tenere chiuse le scuole anche dopo il 6 aprile.
Proteste in tutto il Paese
Non solo a Roma, ma anche a Milano ci sono state proteste pacifiche contro la didattica a distanza. Davanti al duomo sono state posate decine di cartelle colorate; in più, si è sentito il suono delle campanelle scolastiche.
Atti simbolici, con un'unica richiesta: il ritorno alle lezioni in presenza al più presto. Manifestazioni nel capoluogo lombardo e in altre trentaquattro città d'Italia a cui hanno partecipato genitori, insegnanti e studenti di qualsiasi età. Tutti eventi promossi dalla Rete Scuola in presenza.
Sempre a Milano, adolescenti e bambini, accompagnati dalle loro famiglie, hanno mostrato i loro zaini, sui quali sono stati scritti diversi messaggi rivolti alle istituzioni.
Tramite tali messaggi, sia i genitori che i ragazzi hanno avuto modo di esternare il disagio generale dovuto alla chiusura delle scuole e alla Dad. I manifestanti hanno inoltre portato con loro uno striscione, con sopra scritto: "La salute parte dalla scuola". A Parco Sempione, le proteste contro la Dad si sono alternate a lezioni di varie discipline, quali yoga e capoeira, e a spettacoli proposti da artisti di strada.