Lo scontro a distanza tra Alberto Zangrillo e Massimo Galli rappresenta un nuovo capitolo della polemica che da tempo contrappone chi è a favore di un più rapido ritorno alla normalità, visti i numeri in calo della pandemia di Coronavirus in Italia, e chi segue posizioni più prudenti, giustificate dalla quantità ancora alta di persone positive. La discussione tra queste due diverse linee di pensiero non avviene solamente all'interno della maggioranza di governo, dove la questione del coprifuoco agita da giorni l'esecutivo, ma anche tra specialisti e luminari.

Ad innescare la miccia questa volta è stato un messaggio su Twitter del professor Zangrillo, primario di Terapia intensiva al San Raffaele di Milano, in cui il medico si è detto ottimista circa l’attuale diffusione della malattia: “Il mio pronto soccorso è vuoto”, ha scritto. Quindi Massimo Galli, infettivologo e primario dell’ospedale Sacco, ha risposto in modo polemico alle affermazioni del collega, ritenendo che sia ancora presto per allentare l’attenzione sulla Covid-19.

Il tweet di Alberto Zangrillo che ha scatenato la polemica con Massimo Galli

Alcune ore fa il professor Zangrillo, noto anche per essere il medico di Silvio Berlusconi, ha utilizzato Twitter per lanciare il suo invito alla speranza, a dire il vero molto simile ad altri da lui diffusi nello stesso periodo dell’anno scorso: “Il pronto soccorso dedicato alla Covid-19 del San Raffaele è vuoto”, ha scritto rivolgendosi ai giornalisti, sottolineando come la situazione sia migliorata in questi giorni grazie ai vaccini somministrati, all’evoluzione della ricerca e soprattutto alla diffusione di cure più adatte alla malattia, somministrate con maggiore tempestività.

Alcune ore più tardi, interpellato dall’Adnkronos, Zangrillo ha chiarito il suo pensiero, aggiungendo che i medici di medicina generale si stanno rivelando come l’arma più efficace per arginare le conseguenze più gravi del Coronavirus Sars-CoV-2 e augurandosi che in futuro queste figure professionali abbiano un ruolo di responsabilità centrale e più prestigioso nell’organizzazione della Sanità nel nostro Paese.

La risposta del professor Massimo Galli al messaggio di Alberto Zangrillo

Le dichiarazioni di Alberto Zangrillo non sono passate inosservate.

A rispondergli dai microfoni di Sky Tg24 è stato l’infettivologo Massimo Galli, anche lui diventato molto popolare in questi mesi di pandemia, secondo il quale è ancora presto per cantare vittoria. “Non amo contrappormi ai colleghi, sono stanco”, ha esordito il primario dell’ospedale Sacco di Milano, per poi ricordare come Zangrillo svolga “egregiamente l’attività di rianimatore, ma meno quella di epidemiologo o virologo”, in quanto segue un approccio diverso. Per Galli messaggi simili, troppo improntati all’ottimismo, tengono poco conto di fenomeni sconcertanti che sono stati rilevati in queste settimane, come ad esempio il moltiplicarsi delle infezioni in Germania, nonostante la significativa campagna vaccinale in corso.

Quindi, secondo il professore, è necessario mantenere ancora un atteggiamento di cautela, anche se si avvicina l’estate, perché molti di coloro che non sono stati ancora vaccinati in Italia appartengono a una fascia critica.

La controreplica di Alberto Zangrillo alle parole del professor Galli

Il Corriere della Sera ha chiesto ad Alberto Zangrillo di commentare le parole del collega: il medico del San Raffaele però si è limitato a rispondere che da un anno sta cercando in tutti i modi di evitare di far polemica con Massimo Galli: “Sono un rianimatore e ho tutto il diritto di riferire ciò che succede all’interno del mio pronto soccorso Covid”, ha aggiunto.