La Corte Suprema di Cassazione ha confermato la sentenza pronunciata dalla Corte d'Appello di Roma, nel settembre 2020, nei confronti di Gabriele Paolini, il noto disturbatore tv. La condanna definitiva è di 5 anni di reclusione. I capi di imputazione sono diversi: tentata violenza sessuale su minori, induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico.
'Vorrei non fosse finita così' ha annunciato Paolini
Paolini ha dichiarato, dopo aver appreso la notizia dal suo avvocato sulla decisione dei magistrati della Corte Suprema di Cassazione, di essere disperato.
"Vorrei non fosse finita così - ha annunciato - andrò a costituirmi". Lorenzo La Marca, legale di fiducia del disturbatore tv, ha dichiarato all’agenzia Adnkronos che "l’ordinamento giuridico ha perso un’occasione in cui affiora una discriminazione circa l’orientamento sessuale".
L'iter giudiziario di Gabriele Paolini
Gabriele Paolini veniva tratto in arresto il 10 novembre 2013. Scontava 19 giorni in carcere e 20 mesi di arresti domiciliari. L’accusa riguardava una serie di rapporti sessuali avuti con minorenni in cambio di regali e denaro. Nel dettaglio, il giudice per le indagini preliminari, nell’ordinanza di custodia cautelare, scriveva: "Paolini ha messo in atto, nei confronti dei minorenni, un tentativo insistente di persuasione, sebbene le resistenze oppostegli".
Il disturbatore respingeva le accuse, negando gli addebiti, in particolare di aver indotto i minori alla prostituzione. Nel 2017, la V sezione penale del Tribunale Collegiale di Roma condannava Paolini alla pena di 5 anni di reclusione. Nel settembre 2020 la III sezione penale della Corte di Appello confermava la sentenza pronunciata dai giudici di prime cure.
L’ultimo addio su Instagram di Gabriele Paolini
In queste ore, c’è stato l’ultimo video sui social di Gabriele Paolini, in merito alla relazione avuta nel 2013 col minore diciassettenne. Il condannato, attraverso Instagram, sul quale è seguito da più di un migliaio di follower, ha fatto la sua ultima dichiarazione al diciassettenne di allora, Daniel, vittima principale dei reati.
Attraverso un video ha fatto sapere di averlo amato come il sole, con la consapevolezza che Daniel avesse 17 anni. Inoltre, Paolini ha aggiunto di essere molto giù, non sapendo se sua madre riuscirà a reggere questa situazione e di dover pagare soprattutto per essere stato molto petulante in televisione, destabilizzando il mondo della tv.