Non ci sono più dubbi: Camilla Canepa è stata stroncata a soli 18 anni da un’emorragia cerebrale. A confermarlo, come riporta il Corriere della Sera, sono i risultati dell’autopsia effettuata dal medico legale Luca Tajana, insieme all’ematologo Franco Piovella. La studentessa di Sestri Levante che, in questi giorni, avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità, è deceduta 16 giorni dopo aver partecipato a un Open day per la somministrazione del vaccino contro il Covid-19: infatti lo scorso 25 maggio le era stata inoculata una dose del siero prodotto da AstraZeneca.

Nelle prossime ore, i due periti scelti dalla procura di Genova eseguiranno una serie di ulteriori analisi, compresi gli esami istologici, per spiegare nei dettagli cosa abbia portato alla scomparsa di Camilla, avvenuta lo scorso 10 giugno.

La procura indaga sugli elementi che avrebbero sconsigliato l’utilizzo di Astrazeneca per Camilla

La procura di Genova, che coordina le indagini sul caso di Camilla, sta cercando risposte certe ai tanti aspetti ancora oscuri della vicenda. In particolare i pm Stefano Puppo e Francesca Rombolà, insieme al procuratore aggiunto Francesco Pinto, hanno chiesto ai due esperti di chiarire se la 18enne fosse davvero affetta da una malattia autoimmune del sangue, se fosse a conoscenza di questa sua patologia e quindi se rientrasse tra i soggetti più “fragili”: in questo caso Camilla non avrebbe dovuto ricevere il vaccino di AstraZeneca, ma un altro ritrovato.

Inoltre i periti dovranno capire se la terapia farmacologica, a base di ormoni ed estrogeni, per curare una ciste, iniziata dalla ragazza qualche giorno dopo la vaccinazione, possa aver influito sulla salute della giovane.

Le indagini vogliono appurare eventuali responsabilità dei medici sulla morte di Camilla

I magistrati vogliono accertare eventuali responsabilità di tutti i medici che hanno avuto a che fare con Camilla dal giorno del vaccino.

In particolare bisognerà verificare se il personale sanitario presente al momento della vaccinazione abbia raccolto in modo adeguato tutte le informazioni sulla giovane, se il ginecologo, che qualche giorno dopo ha prescritto la cura ormonale alla 18enne, sapesse che Camilla aveva ricevuto il siero di AstraZeneca e, infine, se i medici del pronto soccorso di Lavagna e dell’ospedale San Martino di Genova abbiano agito correttamente e senza omissioni, quando la ragazza è stata ricoverata, dopo aver manifestato i sintomi di una trombosi.

I pm hanno sentito come testimoni anche i genitori della giovane, che hanno scelto il medico legale Enzo Profumo, come perito di parte. L’avvocato Angelo Paone, che assiste i familiari di Camilla, ha spiegato che c’è la massima fiducia nel lavoro della procura: la nomina di Profumo ha l’unico scopo di affiancare gli altri consulenti nell’accertamento della verità. Questa settimana gli inquirenti ascolteranno anche il medico di base della 18enne, che potrà fornire ulteriori chiarimenti sullo stato di salute della vittima.

I funerali di Camilla

Nelle prossime ore sono previsti i funerali di Camilla nella chiesa di Sant’Antonio a Sestri Levante: i familiari hanno espressamente chiesto ai media il massimo riserbo in quest’occasione.

Inoltre la sindaca Valentina Ghio ha voluto istituire una giornata di lutto cittadino in concomitanza con le esequie: è previsto anche un minuto di silenzio, con bandiere degli uffici pubblici a mezz’asta e saracinesche dei negozi abbassate in tutta Sestri, in memoria della giovane studentessa dell’Istituto tecnico di Chiavari, che si stava preparando a conseguire il titolo di ragioniera, per potersi poi dedicare nei mesi estivi alla sua grande passione, la pallavolo.