Agostina Barbieri, 60 anni, presto potrà uscire dal carcere. Il giudice per le indagini preliminari, infatti, ha deciso di non convalidare l'arresto. Domenica 11 luglio la donna, esasperata da anni di violenze e soprusi ha sedato il marito, Luciano Giacobine, 64 anni e lo ha ucciso, strangolandolo con dei lacci delle scarpe. "Non ce la facevo più" ha ammesso ai carabinieri giunti nella sua abitazione di Borghetto di Borbera, paesino in provincia di Alessandria. Le indagini sul caso di Cronaca Nera sono state affidate ai carabinieri del locale comando.

Il gip non ha convalidato l'arresto di Agostina Barbieri

Agostina Barbieri rimarrà nel carcere "Lorusso e Cutugno" di Torino, solo per il tempo necessario alla conclusione delle indagini. Il gip che l'ha interrogata ha deciso, infatti, di non convalidare l'arresto. I legali della sessantenne, gli avvocati Silvia Nativi e Lorenzo Repetti, per lei avevano chiesto gli arresti domiciliari.

Il penalista Repetti ha sottolineato che non sussiste alcun pericolo di fuga in quanto, la sua assistita, subito dopo il delitto, ha telefonato ai carabinieri e, al loro arrivo, ha subito confessato le proprie responsabilità. "Sono stata io" ha ammesso riferendo di aver dato del sedativo al marito e di aver atteso che si addormentasse per poi strangolarlo con dei lacci delle scarpe.

"La signora ovviamente è devastata" ha aggiunto l'avvocato Nativi, evidenziando positivamente la riscontrata capacità dei pm di trattare con una persona vittima di violenze. "Agostina - ha concluso - in questi giorni, ha avuto modo di incontrare una psicologa e uno psichiatra riuscendo, in questo modo, a rielaborare il vissuto".

45 anni di violenze

Stando a quanto ricostruito finora, domenica 11 luglio, Agostina e il marito Luciano, ex camionista, avrebbero avuto l'ennesimo violento litigio, al culmine del quale il 64enne, come era solito fare (secondo quanto afferma la donna), la avrebbe aggredita verbalmente e fisicamente.

Agostina ha dichiarato agli inquirenti di subire maltrattamenti e vessazioni, da parte del marito (conosciuto appena ragazzina e sposato nel 1990) da ben 45 anni.

"Non ce la facevo più" - ha affermato - eravamo tutti vittime, anche mio figlio e mia madre". Il figlio, 26 anni, non era presente al momento dell'omicidio ed è stato a lungo ascoltato dai militari. Il giovane ha confermato il clima pesante che ha sempre caratterizzato la vita in famiglia.

Da quanto sembra, nessuno nel piccolo paese di Borghetto di Borbera (circa 2.000 anime) si sarebbe mai accorto della difficile situazione della famiglia Barbieri-Giacobine. Tuttavia, alcune amiche di Agostina, avrebbero riferito agli inquirenti: "Viveva segregata in casa".