"La tengono segregata da qualche parte”. Ayub Saqib, il fidanzato 18enne di Saman Abbas, è convinto che la ragazza sia ancora in vita. La giovane, anche lei appena maggiorenne, è scomparsa da Novellara, nelle campagne di Reggio Emilia, tra il 30 aprile e il 1° maggio. Secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa da uno zio, d'accordo con i genitori. Nelle scorse ore, stando agli ultimi aggiornamenti sulla vicenda, il ministero della Giustizia ha disposto l'inserimento del padre e della madre di Saman, attualmente irreperibili, nella banca dati Interpol.

Del caso di Cronaca Nera si occuperà stasera, mercoledì 7 luglio, anche la trasmissione di Rai 3, Chi l'ha visto?.

Saman viva, ma segregata

Saman Abbas è scomparsa nel nulla dopo essersi opposta a un matrimonio combinato nella sua terra d'origine, il Pakistan. Secondo gli inquirenti la famiglia, per "punire" il suo gesto di ribellione, l'avrebbe fatta uccidere dallo zio Danish. Tuttavia, nonostante le imponenti operazioni di ricerca che hanno interessato le vaste campagne di Novellara, nella bassa Reggiana, non sono emerse tracce della 18enne. Forse anche per questa ragione, Ayub Saqib, il fidanzato della giovane, non vuole rassegnarsi all'idea che Saman sia morta.

Il ragazzo, raggiunto dagli inviati di Federica Sciarelli, aveva dichiarato che la giovane era stata portata via da due persone.

Per questo motivo, sostiene che non sia stata uccisa, ma che sia ancora in vita, probabilmente segregata da qualche parte.

Attivato l'Interpol per arrestare i genitori di Saman

Poco dopo la misteriosa scomparsa di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, i genitori della 18enne, hanno lasciato l'azienda agricola di Novellara, dove vivevano e lavoravano, e hanno fatto perdere le loro tracce.

Probabilmente sono rientrati in Pakistan, ma al momento risulterebbero irreperibili. E, per questo, i due coniugi ora risulterebbero ricercati dall'Interpol. Stando a quanto riferito da fonti di via Arenula, infatti, i nomi del padre e della madre di Saman sarebbero stati inseriti nella banca dati dell'Organizzazione internazionale della polizia criminale.

Ciò significa che ovunque la coppia venga localizzata scatterà una "richiesta d'arresto provvisorio" e, di conseguenza, il ministero invierà immediatamente a domanda di estradizione.

Nei prossimi giorni, il tribunale del Riesame di Bologna, da quanto si apprende, si pronuncerà sulla misura cautelare emessa nei confronti di Ikram Ijaz, cugino 28enne di Saman. L'uomo, arrestato lo scorso 29 maggio in Francia (da dove avrebbe voluto raggiungere la Spagna), è detenuto nel carcere di Reggio Emilia con l'accusa di omicidio premeditato - in concorso con un altro cugino e con lo zio Danish Hasnai - e di occultamento di cadavere.