Carramba che tristezza: è questo il titolo apparso sulla prima pagina del quotidiano Il Tempo per dare la notizia della scomparsa di una delle dive dello spettacolo più amate dagli italiani. Raffaella Carrà è deceduta alle ore 16:20 di lunedì 5 luglio. A Aveva 78 anni.

Il mondo dello spettacolo italiano e internazionale, in queste ultime ore, ha esternato il cordoglio per la scomparsa di una donna che è stata sempre all'avanguardia.

La carriera artistica della show girl bolognese

All'anagrafe Raffaella Maria Roberta Pelloni, è nata nella città di Bologna il 18 giugno del 1943.

Ha avuto il nome d'arte con cui è rimasta famosa nel mondo dorato dello spettacolo italiano grazie a un regista, Dante Guardamagna, che le suggerí lo pseudonimo di un pittore futurista di nome Carlo Carrà.

Il suo debutto avvenne con il programma televisivo Tempo di Danza del 1961.

Raffaella Carrà è stata una show girl completa: ballerina, cantante, attrice, conduttrice e attrice. È stata al tempo stesso provocatrice ma anche un volto rassicurante nel panorama televisivo.

Due episodi alquanto turbolenti hanno contrassegnato gli inizi della sua carriera. La prima ha riguardato l'edizione di Canzonissima del 1971, che ha condotto insieme a un altro grande della TV italiana, Corrado Mantoni. Il 9 ottobre di quell'anno, nel corso della trasmissione, la showgirl indossò un abito così stingente da far vedere l'ombelico: un fatto che rappresentò uno scandalo per l'epoca, indignando i benpensanti e suscitando non poche polemiche.

La seconda occasione fu quando, insieme al ballerino Enzo Paolo Turchi, ha ballato e cantato il Tuca Tuca, un brano scritto a quattro mani da Gianni Boncompagni e Berto Pisano, suscitando nuove polemiche.

Gli anni Settanta e Ottanta per lei sono stati un crescendo di successi sia per quanto riguarda la musica che per la televisione, in Italia e non solo.

Negli anni Novanta, dopo diverso tempo passato nella tv spagnola, insieme a Sergio Japino ha poi ideato il programma con il quale ha consacrato definitivamente il proprio successo televisivo: Carramba che sorpresa!, campione di ascolti per anni su Rai 1.

Nel 2001 aveva anche condotto il Festival di Sanremo.

Il cordoglio degli amici del mondo dello spettacolo

Alla notizia della sua morte, tutto il mondo dello spettacolo si è inchinato a questa artista anticonformista che negli anni recenti diventata anche un'icona gay.

Numerosissimi sono stati, in queste ore, gli esponenti del mondo dello spettacolo che hanno voluto esprimere un pensiero in memoria di Raffaella Carrà

Un ricordo speciale è stato espresso da colui che è stato a lungo il suo compagno di vita, il regista tv Sergio Japino che ha affermato: “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre.”