L'argomento Ufo appassiona da sempre numerose persone, attratte dal mistero che questi oggetti volanti non identificati portano con sé. Gli avvistamenti, grazie anche all'avvento della tecnologia, sono aumentati a dismisura, incrementando l'interesse verso questo tema. Cosa si nasconde realmente nei nostri cieli non è dato saperlo e il dibattito crea curiosità, con l'eterna "lotta" tra gli appassionati e gli scettici.
In soccorso dei primi è pronto ad "accorrere" un team di ricercatori che hanno deciso di soffermarsi con la massima serietà su quei fenomeni che al momento non hanno una risposta.
Nasce dunque il Progetto Galileo, che si occuperà di studiare tutto quello che di strano si manifesta nei nostri cieli.
Ufo: il Progetto Galileo
Alcuni ricercatori dell'Università di Harvard hanno recentemente presentato un nuovo progetto, finalizzato alla ricerca di vita extraterrestre. Questo programma, chiamato Progetto Galileo, innanzitutto sarà molto trasparente, in quanto i dati raccolti sugli UFO saranno messi a disposizione di tutti quanti. Avi Loeb, astronomo del dipartimento di astronomia della Harvard University, guiderà questo team attraverso una fitta rete di telescopi e di rilevatori con fotocamere e sistemi informatici.
Le finalità del Progetto Galileo
Lo scopo di questi ricercatori è di ottenere immagini ad alta risoluzione per scovare gli Ufo nei cieli del mondo.
Inoltre verranno condotte ricerche su asteroidi, comete e oggetti sconosciuti, con il tentativo di scoprirne l'origine. Gli 11 ricercatori che fanno parte del Progetto Galileo andranno dunque alla ricerca di oggetti "concreti" e non di segnali elettromagnetici che provengono da velivoli tecnologici. Un esempio potrebbe essere 'Oumuamua, un misterioso asteroide interstellare nel sistema solare per cui (pochi) esperti hanno avanzato la teoria secondo la quale si tratterebbe di un'astronave proveniente da un'altra galassia, ma al momento non si hanno certezze al riguardo.
Loeb è convinto che Oumuamua sia un oggetto costruito attraverso una sconosciuta tecnologia aliena e anche che il suo "aspetto" sigariforme e la sua superficie molto luminosa sosterrebbero questa tesi.
Il Progetto Galileo è stato finanziato da alcuni privati ma la comunità scientifica è scettica, in quanto per ottenere dei risultati tangibili ci sarebbe bisogno di finanziamenti più cospicui e sostanziosi. Ray Norris, esperto della Western Sydney University, è convinto che questo nuovo progetto possa ottenere risultati mai visti finora.