Si torna a parlare delle condizioni di salute di Michael Schumacher, e a farlo è direttamente Jean Todt, presidente della F.I.A. e grande amico della famiglia del tedesco. Lo sfortunato pilota, vittima di un grave incidente nel 2013 a Meribel, lotta da diversi anni per riprendersi completamente la sua vita. Le notizie su Schumacher sono sempre "avvolte" nella privacy che giustamente la famiglia desidera mantenere. La principale fonte di notizie rimane dunque Jean Todt che in un'intervista alla Bild ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla salute generale dell'ex pilota della Ferrari.

Le condizioni di Michael Schumacher

Jean Todt in una recentissima intervista concessa alla Bild, ha parlato della salute di Michael Schumacher. Il presidente della F.I.A. ha affermato che il tedesco sta affrontando le conseguenze del maledetto incidente di Maribel del 2013. La speranza, secondo le parole di Todt, è che le cose possano migliorare, anche se i tempi saranno ancora piuttosto lunghi. Todt ha inoltre dichiarato che la presenza della moglie Corinna è stata fondamentale per quanto riguarda la sopravvivenza di Schumacher, la donna "guida la famiglia". Corinna, secondo le parole di Todt, ha voluto fortemente che suo marito sopravvivesse all'incidente, consapevole che sarebbe stato veramente difficile convivere con le conseguenze, e che "deve ancora lottare".

Il presidente della F.I.A. è speranzoso che la situazione, anche se lentamente, possa migliorare. Jean Todt ha concluso l'intervista elogiando Mick Schumacher, figlio di Michael, affermando che ha un posto speciale nel suo cuore e in quello di sua moglie Michelle.

Schumacher e l'incidente di Maribel

Sono passati quasi otto anni da quel maledetto 29 dicembre del 2013, quando una tranquilla domenica si è improvvisamente avvolta nella disgrazia.

Michael Schumacher quel giorno si trovava con la sua famiglia a Meribel, sulle Alpi francesi, per trascorrere le feste di Natale. Schumacher, noto appassionato ed esperto sciatore, quella mattina si trovava sulla pista sciistica di Chamois, con suo figlio Mick e alcuni amici. Il gruppo durante il tragitto decise di accedere a La Biche, una pista blu separata da un tratto non segnalato e proprio in quel punto avvenne la disgrazia.

Schumacher intorno alle ore 11 di mattina, venne sorpreso da una roccia nascosta dalla neve, finendo per sbattere la testa contro un'altra roccia contigua. L'impatto avvenuto a una velocità normale sembrò subito molto grave, con il caschetto del tedesco che si è aprì completamente.

Patrick Quincy, procuratore della Repubblica, affermò che Schumacher conosceva perfettamente quelle piste e inoltre prima dell'impatto stava andando molto piano. La segnaletica della pista rispettava perfettamente le norme francesi e si trattò dunque di un incidente del tutto inaspettato e imprevisto. Schumacher, trasportato immediatamente in ospedale, arrivò in coma e con un brutto trauma cranico. L'equipe medica operò con estrema urgenza il tedesco, ma la situazione venne definita critica nel bollettino.

Da quel giorno Michael Schumacher sta lottando con tutte le sue forze per riprendersi la vita e la sua famiglia, sostenuto da migliaia di tifosi e di persone che vogliono bene al mitico campione tedesco.