È di Laura Ziliani il corpo trovato per caso lo scorso 8 agosto a Temù, in alta Val Camonica, sul greto del fiume Oglio. Gli inquirenti non avevano dubbi, ma serviva la conferma ufficiale, arrivata oggi, 12 agosto, dopo i primi accertamenti medico-legali presso gli Spedali Civili di Brescia.

Si puntava tutto sulla prova del Dna, invece i riscontri principali sono venuti dal riconoscimento da parte dei familiari e dall'autopsia. Ora le indagini puntano ad accertare come sia morta l'ex vigilessa di 55 anni. La pista principale è che sia stata uccisa: la Procura di Brescia, già a giugno, aveva indagato due figlie della donna e il fidanzato di una di loro per omicidio volontario e occultamento di corpo.

Laura Ziliani, una ciste sotto il piede destro

Il corpo di Laura Ziliani è stato trovato la scorsa domenica: un bambino di 10 anni a passeggio con il padre sulla ciclabile che costeggia l'Oglio, aveva visto spuntare un piede dal fango. Sarebbe stato dissotterrato e trascinato a valle dal fiume in piena. Sebbene irriconoscibile, ha 'parlato' attraverso due elementi decisivi. Il primo, una ciste sotto il piede destro, riconosciuta dai familiari. L'altro, gli orecchini ancora ai lobi che l'ex vigilessa indossava sempre. Per la certezza assoluta, anche genetica, si attende l'esito dell'esame comparativo del Dna entro una settimana.

"Sappiamo almeno che fine ha fatto Laura, ora serve la verità", è stato il commento della parte della famiglia non coinvolta nell'indagine, la mamma di Laura Ziliani, la figlia mezzana, la sola delle tre figlie non indagata, e due fratelli della scomparsa.

Il corpo, quasi senza vestiti e a piedi scalzi, era stato scoperto non lontano da dove a fine maggio fu trovata una sola scarpa della donna. Le figlie hanno riferito che l'8 maggio alle sette di mattina, la mamma, arrivata la sera prima da Brescia, sarebbe partita dalla casa al centro di Temù, dove abita la maggiore, per fare una passeggiata in un sentiero: era un'esperta escursionista.

La pista dell'incidente in montagna, è stata definitivamente accantonata. Il corpo trovato a pancia in giù e con la testa rasata, non presenterebbe segni di violenza: si ipotizza che possa essere stata avvelenata. Lo stabiliranno gli esiti degli esami tossicologici.

Una possibile altra verità

Vedova, madre di tre figlie, conosciuta e amata dalla comunità di Temù dove era nata, aveva conosciuto il marito e aveva lavorato come agente di polizia locale, Laura Ziliani aveva una vita specchiata.

Dopo la morte del coniuge, si era trasferita a vivere a Brescia con un nuovo compagno e la seconda figlia che ha problemi di autismo, ma tutti i fine settimana tornava tra le sue montagne dove, tre mesi fa, è svanita nel nulla.

Dopo la svolta di oggi, gli inquirenti sono sempre più convinti che le cose siano andate in modo ben diverso da quanto finora ricostruito. Tante le domande a cui l'inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo e dalla pm Caty Bressanelli, cerca risposte. Davvero è scomparsa l'8 maggio? Potrebbe non essere mai uscita di casa il giorno in cui le figlie ne hanno denunciato la scomparsa: nessuna telecamera di sorveglianza l'ha ripresa quella mattina, nessuno l'avrebbe vista in paese.

Potrebbe essere stata uccisa in casa il giorno prima della scomparsa e non il giorno della passeggiata. Cosa è successo la sera del 7 maggio quando è arrivata a Temù? Come mai il suo telefono è stato trovato tra la cassapanca e un armadio nella cantina dell'abitazione della figlia?

Ma perché sarebbe stata assassinata? Quale il reale movente? Bastano i presunti attriti di natura economica con le figlie sul villino familiare di Temù da trasformare in bed and breakfast? A maggio era stata ritrovata su un ponte la scarpa destra. E l'altra scarpa dove era?

Il corpo aveva solo brandelli, forse di una vestaglia o di un pigiama. Se fosse uscita per una passeggiata in montagna, avrebbe dovuto avere un vestiario adeguato, Possibile si sia deteriorato tanto in fretta?

Le figlie avevamo un appuntamento con la mamma quella mattina alle 10, ma non si è presentata. Come mai ne hanno denunciato la scomparsa dopo un'ora?

Laura Ziliani, incredulità a Temù

"Qualcuno l'ha portata lì e l'ha uccisa. Sono convinto che è stato un omicidio, come è avvenuto non lo sappiamo, lasciamo lavorare gli inquirenti", sono le parole del sindaco, Giuseppe Pasina, intervistato oggi a Estate in diretta di Rai1. Pasina ha riferito che in paese Laura Ziliani era popolarissima avendo lavorato per l'amministrazione comunale 18 anni.

Un'amica ha riferito che Laura le aveva confermato che sarebbe arrivata il 7 sera a Temù. Tutti, nel paese di 1000 abitanti, si fanno domande. C'è incredulità per questa morte immotivata e nessuno crede a un incidente per le competenze sulla montagna dell'ex vigilessa.