I Nickelback sono accusati di plagio da parte di un altro gruppo musicale. Nelle ultime ore arriva la notizia secondo cui la band canadese, guidata da Chad Kroeger, è stata citata in giudizio. L'accusa è quella di aver violato la legge che tutela il diritto d'autore con una canzone, datata 2005, dal titolo Rockstar. Il brano, che è tra i più conosciuti della band, sarebbe molto simile secondo l'accusa a quello di un altro gruppo canadese scritto alcuni anni prima.

L'accusa di plagio ai Nickelback

Tegola in casa Nickelback. La band è stata citata in giudizio con l'accusa di plagio per il brano Rockstar.

L'azione legale riguarda il gruppo e anche i colossi dell'industria discografica come la Roadrunner Rercords, la Warner Chappell Music e la Live Nation. A muovere l'accusa è Kirk Johnston, che sostiene di aver scritto una canzone Rock Star nel 2001 insieme alla sua band, i Snowblind Revival.

Secondo l'artista il gruppo canadese avrebbe copiato la musica, il tempo, oltre alla struttura melodica e armonica. Pertanto chiede un risarcimento per violazione del copyright. Ferma è la replica della band, che ha respinto le accuse al mittente e nega in sostanza ogni somiglianza. Ora si attende la decisione del magistrato.

Il brano incriminato

La canzone Rock Star sarebbe stata scritta nel 2001, vale a dire quattro anni prima dell'uscita del singolo dei Nickelback.

Il pezzo è stato incluso nella band di Johnston, i Snowblind Revival: il brano musicale in questione, con altre canzoni originali, è stato registrato e le copie sono state inviate a varie etichette discografiche come Roadrunner e Warner. Secondo quanto sostiene l'accusatore sono state proprio queste etichette ad aver dato l'accesso alla band al brano, che in questo modo sarebbe stato copiato.

Johnston sostiene inoltre che sia stata copiata "una parte sostanziale della musica", dal tempo alla struttura, incluse anche le tematiche del testo. Pertanto chiede un risarcimento per la violazione del diritto d'autore oltre a un'ingiunzione contro altre infrazioni.

La risposta dei Nickelback

I Nickelback, che alcuni giorni fa hanno dichiarato alla stampa di essere al lavoro su un nuovo album, per il momento hanno risposto in modo fermo all'accusa di plagio.

Hanno replicato sostenendo come l'accusa di plagio non possa essere sostenibile in quanto le due canzoni incriminate "non sono sostanzialmente simili" a un ascoltatore comune.

Non resta che attendere la decisione del giudice Robert Pitman, dopo che la causa è stata esaminata da un altro magistrato, Susan Hightower. Quest'ultima sostiene che il grado di somiglianza tra i due brani deve essere ancora da determinare.