É morto, all'età di 79 anni, nel carcere di Parma dove era detenuto, Raffaele Cutolo, esponente di spicco della criminalità organizzata campana. Cutolo - detto 'O Professore - era il fondatore della "Nuova Camorra Organizzata" (NCO), un'organizzazione di stampo mafioso che imperversò negli anni settanta in Campania, partendo dall'hinterland vesuviano e che fu al centro di numerose trame criminali. Cutolo è morto in seguito di una setticemia del cavo orale causata da una polmonite bilaterale. Era il detenuto più anziano al 41-bis.

Il boss e i segreti del caso Moro

Raffaele Cutolo è stato coinvolto in numerosi episodi riconducibili ai periodi più bui della Prima Repubblica e, in particolare, secondo quanto dichiarato dal boss in diverse occasioni, al caso Moro e al sequestro di Ciro Cirillo. Nel 2016 lo stesso boss fece un'importante rivelazione sul sequestro dell'allora presidente della Democrazia Cristiana, ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. Rispondendo alle domande dei giudici, il fondatore della Nco sostenne che avrebbe potuto salvare la vita del politico.

Il sequestro Cirillo e le dichiarazioni di Roberto Saviano e Sandro Ruotolo

Un altro episodio legato alla vita di Cutolo è quello relativo al già citato sequestro del politico democristiano Ciro Cirillo, avvenuto il 27 aprile del 1981 ed effettuato anch'esso dalle Brigate Rosse.

Secondo diverse ricostruzioni il boss della Nuova Camorra Organizzata ebbe un ruolo di primo piano nella liberazione di Cirillo e, durante l'interrogatorio avvenuto nel supercarcere di Parma, sostenne che diversi politici si mossero per ottenere la liberazione dell'esponente scudocrociato.

La recente scomparsa dell'esponente della criminalità organizzata campana è stata ricordata da due opinionisti impegnati nella lotta antimafia, Roberto Saviano e Sandro Rutolo.

Secondo lo scrittore napoletano, Raffaelle Cutolo fu un boss decisamente potente. Saviano ha anche scritto che, con la sua morte, Cutolo porterà nella tomba diversi segreti legati agli intrecci tra alcuni settori del potere politico e il mondo della criminalità organizzata.

Inoltre, lo scrittore campano ha affermato che lo stesso potere politico usò il boss mafioso e, allo stesso tempo, lo tenne in carcere per tutta la sua vita. Stando ad un tweet del senatore Gruppo Misto Sandro Rutolo, il potente boss mafioso fu un capo sanguinario "mandante di omicidi eccellenti" e strettamente legato al "caso Cirillo".