Nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 9 ottobre, a Roma è stata assaltata la sede nazionale della CGIL da parte di un gruppo di manifestanti, fra i quali i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Gli autori del gesto hanno sfondato le porte della sede sindacale in Corso d'Italia e si sono introdotti nel palazzo provocando danni anche all’interno.

Contemporaneamente era in corso, a circa 1 km di distanza, il presidio ‘no green pass’ a Piazza del Popolo, da cui alcune frange di manifestanti si sono staccate, confluendo su via del Corso e Largo Chigi, dove ci sono stati anche contatti con le forze dell'ordine.

A epilogo della giornata 38 agenti di polizia sono risultati feriti durante gli scontri, 600 manifestanti sono stati identificati e 12 persone sono state arrestate. Tra queste, oltre ai leader di Fn Fiore e Castellino, c'è anche un ex appartenente ai Nuclei Armati Rivoluzionari. La questura spiega che sono in corso ulteriori attività di indagine e di verifica dei filmati registrati per altre condotte penalmente rilevanti

‘Non ci intimidiscono, non ci fanno paura’, così Landini all’assemblea della CGIL

Il segretario generale della CGIL Maurizio Landini, dopo l’accaduto, ha indetto un’assemblea generale d'urgenza del suo sindacato, convocata per la mattina di questa domenica 10 ottobre davanti alla medesima sede nazionale di Corso d'Italia a Roma.

Nell'occasione il segretario nazionale ha definito l’attacco subito "una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza".

Landini poi ha aggiunto che la CGIL e il movimento dei lavoratori "hanno già sconfitto il fascismo in questo Paese, perciò non ci intimidiscono, non ci fanno paura".

Le reazioni del mondo delle istituzioni e della politica

A sostegno del sindacato, immediate le reazioni del Presidente della Repubblica Mattarella e del Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Ad esprimere solidarietà alla CGIL sono stati anche i candidati in corsa alla carica di sindaco nella capitale Michetti, Gualtieri e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Arriva anche il commento della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha parlato di "violenza e squadrismo" pur sottolineando di non conoscerne la matrice. Sulla stessa linea, Matteo Salvini che ha parlato di ‘criminali isolati’.

L’episodio di violenza ha riacceso il dibattito sullo scioglimento delle formazioni neo-fasciste: il segretario nazionale del PD Enrico Letta ha chiesto di sciogliere Forza Nuova e il deputato dem Emanuele Fiano ha aggiunto che domani alla Camera verrà presentata una mozione urgente sul tema. Dello stesso avviso è anche il presidente della Commissione Giustizia alla Camera, il pentastellato Mario Perantoni. Sulla stessa lunghezza d'onda sono anche le parole del leader del Movimento 5 Stelle ed ex premier Giuseppe Conte.

Il 16 ottobre è prevista una manifestazione nazionale

Intanto, in una nota congiunta, i segretari delle tre Confederazioni sindacali, Landini (CGIL), Sbarra (CISL) e Bombardieri (UIL) hanno annunciato l’organizzazione di una grande manifestazione "nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia" che si svolgerà sabato 16 ottobre a Roma.