Tragedia a Santopadre, nel frosinate. Ieri sera, 25 ottobre, Sandro Fiorelli, tabaccaio 59enne, ha sparato con il suo fucile a un ladro sorpreso nella sua villetta. Mirel Joaca Bine, romeno 34enne, orginario di Brasov, è rimasto a terra, privo di vita. Altri tre complici sono riusciti a scappare. Le indagini sono coordinate dalla procura di Cassino.

Santopadre, ladri scoperti dal figlio del tabaccaio

Santopadre è un piccolo e caratteristico centro di 1300 anime situato in provincia di Frosinone, tra Arpino e Fontana Liri. La villetta di Sandro Fiorelli è in via Decime, contrada Valle, a circa settecento metri dal centro.

Ieri, poco prima delle 20, Fiorelli, titolare di una ricevitoria-tabaccheria in piazza Marconi nel centro del paese, come tutte le sere finita l'attività ha chiuso il negozio di famiglia ed è rientrato a casa con il figlio adolescente.

Lui è andato in garage, il figlio, salito al secondo piano dove ci sono le camere da letto, ha sentito dei rumori: è stato il primo ad accorgersi che dei ladri si erano introdotti nella proprietà di famiglia e ha chiamato il padre a gran voce. Fiorelli, che avrebbe già subito furti, è corso a prendere il suo fucile da caccia, regolarmente detenuto. Avrebbe avuto un incontro faccia a faccia sul vialetto d’ingresso dell’abitazione con Mirel Joaca Bine che gli avrebbe puntato un'arma.

Il colpo di fucile calibro 12 esploso ha raggiunto il 34enne all'ascella uccidendolo, probabilmente subito.

All'arrivo degli operatori sanitari, per Mirel Joaca Bine non c'era più niente da fare e non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Indagano i carabinieri della Compagnia di Sora e dei colleghi del Reparto Operativo Provinciale, coordinati dal sostituto procuratore Marina Marra della Procura di Cassino.

Da ieri sera danno la caccia agli altri componenti della banda che sarebbero fuggiti a bordo di un'auto bianca. Le indagini mirano, oltre a identificare gli altri ladri, a passare al setaccio i filmati delle videocamere di sorveglianza del paese e ricostruire quanto è accaduto. Fiorelli, che si è affidato al legale di fiducia, è indagato a piede libero per eccesso colposo di legittima difesa: non sono state emesse nei suoi confronti misure cautelari.

Il tabaccaio, 'Ho sparato per legittima difesa'

"Ho sparato per legittima difesa", avrebbe detto queste parole il tabaccaio al sostituto procuratore Marina Marra della Procura di Cassino che lo ha interrogato stanotte. Agli inquirenti l'uomo avrebbe raccontato che, atterrito dopo aver capito che c’era qualcuno al piano superiore della villetta, ha preso il fucile, è uscito di casa e mentre faceva il giro della villetta, il 34enne gli si sarebbe parato davanti. Il tabaccaio ha riferito di aver visto che il ladro impugnava un'arma e gliel'avrebbe puntata contro: a quel punto avrebbe sparato. "Ho temuto per la mia vita e per quella di mio figlio", avrebbe detto Fiorelli. Un'arma rinvenuta accanto al corpo dell'uomo deceduto confermerebbe la versione del tabaccaio: è emerso che si trattava di una scacciacani.

Nelle prossime ore verrà fatta l'autopsia sul corpo del romeno ucciso, e una perizia balistica davanti la casa del tabaccaio per confermare il quadro finora emerso.

Gli altri tre complici, dopo essersi allontanati, avrebbero tentato di tornare per recuperare l'uomo rimasto a terra e tentare di salvarlo. A quel punto, Sandro Fiorelli avrebbe esploso in aria alcuni colpi di avvertimento. In queste ore sui social in molti stanno manifestando solidarietà al tabaccaio.

Santopadre, il sindaco: 'Una doppia tragedia'

Giampietro Forte, sindaco di Santopadre, intervistato dall'Ansa ha detto che ieri c'è stata una doppia tragedia. "Ora è il momento del silenzio e della riflessione. Tutti quanti dobbiamo riflettere su quanto è successo, una doppia tragedia che ha riguardato la persona che non c'è più, ma anche la persona che, esasperata, ha fatto un atto che gli cambierà la vita.

A lui come a tutta la comunità. Non è il momento delle strumentalizzazioni", ha chiarito il primo cittadino. E ha poi aggiunto: "Ora è il momento di stare uniti, vicini alla comunità, anche per evitare che si manifesti la rabbia che c'è tra i miei concittadini per quanto successo".

Nel paese dove tutti si conoscono, subito si è diffusa la notizia della tragedia. Tra sirene e viavai di forze dell'ordine, alcuni residenti sono scesi in strada e accorsi davanti la villetta. In tutta la zona che va dal Sorano fino ad Arce, passando anche per la Valle di Comino, da mesi imperverserebbe una banda organizzata specializzata in furti in appartamento. Forse la stessa che ieri sera ha tentato il furto finito in tragedia.