Nella giornata di ieri, 22 novembre, alle ore 18 c'è stato l'incontro a Palazzo Chigi tra il governo e le Regioni per discutere sulle misure da prendere per "salvare" il Natale e far fronte alla nuova ondata del Covid. Tra le ipotesi sul tavolo: un Green pass rafforzato per i vaccinati o per le persone guarite dal Coronavirus e divieti esclusivamente per chi non è vaccinato.

Al vertice erano presenti la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il responsabile della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.

Le Regioni invece erano presenti tramite un collegamento video.

In seguito il presidente del Consiglio riunirà la cabina di regia Politica e poi il Consiglio dei ministri, in programma giovedì prossimo. Saranno incontri fondamentali, in quanto Draghi non ha ancora dato il suo parere in merito.

Vaccinati e no vax, le Regioni chiedono misure differenziate

I contagi da Covid stanno correndo e con la previsione di un aumento di incontri ravvicinati tra le persone per le feste natalizie, sia i governatori di Regione che i sindaci fanno pressione sul governo affinché vengano applicate delle nuove misure per scongiurare un ulteriore peggioramento della situazione. Ieri, infatti, durante il summit le Regioni si sono presentate compatte nel ribadire di voler meno restrizioni per i vaccinati per contrastare gli effetti della quarta ondata di Covid, chiedendo per loro corsie preferenziali e che indietro resti chi non si è sottoposto all'immunizzazione.

La richiesta che le Regioni hanno fatto è quella di un Super Green pass (basandosi sulla regola 2G già messa in atto in Austria e in Germania): in questo modo resterebbero esclusi sia i tamponi molecolari che gli antigenici per avere il certificato verde, con un conseguente divieto a determinati servizi, quali l'accesso a ristoranti, cinema, stadi, musei ed eventi culturali.

Tra gli enti locali favorevoli al Super Green pass, il governatore della Sicilia Nello Musumeci che ha sottolineato l'importanza di arrivare "all'obbligo vaccinale".

Covid e Super Green pass: ancora niente è deciso

Per quanto riguarda il Green Pass rafforzato ancora non sono state prese decisioni ufficiali. Il governo ha fatto sapere che “valuterà le posizioni delle Regioni”, le quali vorrebbero essere convocate anche prima del prossimo Cdm per un ultimo passaggio di condivisione con i territori sulle decisioni che verrano prese in un eventuale decreto.

Cercare di contenere l'epidemia da Covid-19 è uno "sforzo essenziale che ci vede impegnati in modo particolare nella campagna di vaccinazione", ha sottolineato il ministro della Salute Speranza

Covid, ok dell'Aifa per la terza dose del vaccino dopo cinque mesi

Durante il summit a Palazzo Chigi tra le Regioni e il governo, la prima decisione che è stata presa dopo che l'Aifa ha dato il suo via libera in "ottica di massima precauzione" è l'anticipo della terza dose del vaccino dopo cinque mesi (150 giorni), e non più sei, dalla seconda dose alle categorie per cui è già raccomandata "indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato”. Ad annunciarlo durante il vertice è stato il ministro della Salute Speranza, che ha ribadito come sia "cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto".

"Vacciniamoci tutti per essere più forti", ha proseguito. La novità si trova nella circolare del ministero della Salute 'Aggiornamento indicazioni su intervallo temporale tra somministrazione della dose booster e completamento del ciclo primario', in Gazzetta Ufficiale oggi e in vigore da domani mercoledì 24 novembre.