Percepivano il reddito di cittadinanza e nel frattempo possedevano Ferrari, barche o molteplici appartamenti. Tutto questo è emerso in seguito a una maxi-operazione condotta dal Comando Interregionale dei Carabinieri tra maggio e ottobre di quest'anno in 5 regioni: Campania, Puglia, Molise, Abruzzo e Basilicata. Oltre 4mila le posizioni irregolari scoperte, di cui circa mille erano già note alle forze dell'ordine per vari motivi quali condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo. La truffa ai danni dello Stato ammonta a quasi 20 milioni di euro.
In Campania scoperti più di 2mila percettori irregolari
A Napoli l'operazione ha permesso di individuare 2.441 cittadini che percepivano il reddito senza averne diritto. Nell'elenco redatto dai carabinieri figurano rapinatori, pusher, truffatori di anziani e parcheggiatori abusivi: tra loro anche 75 soggetti con precedenti penali, che sono risultati imparentati con famiglie malavitose già note alle forze dell'ordine. Il blitz ha consentito di accertare che nel periodo in esame è stata percepita indebitamente la cifra totale di 9 milioni di euro solo nel napoletano. Tra i casi scoperti si registra quello che riguarda un uomo residente nel quartiere Stella di Napoli, il quale figurava in due distinti nuclei familiari che avevano entrambi richiesto e poi ottenuto il beneficio.
Pregiudicati e camorristi con il reddito di cittadinanza
Tra i percettori abusivi c'è anche un boss mafioso. Nel dettaglio, i militari del Comando provinciale di Avellino hanno individuato un 50enne, ritenuto il reggente del clan camorristico "Cavalese", operante in zona, che percepiva il reddito. Sempre in Campania sono state denunciate altre 80 persone affiliate alla criminalità organizzata, le quali con dichiarazioni false o omissive hanno ottenuto oltre 800mila euro in maniera del tutto illecita.
Ma casi di questo tipo non si registrano solo nel napoletano. Infatti, a Bari un pluripregiudicato, già posto in arresto il mese scorso per un furto, aveva richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza pur essendo sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Anche a Brindisi, un anziano ha avuto accesso al sussidio nonostante fosse un importante esponente della Sacra Corona Unita.
Ferrari, barche e un autonoleggio
Tra i percettori irregolari c'è un po' di tutto: soggetti proprietari di Ferrari, barche, molteplici appartamenti, un autonoleggio di proprietà con più di 20 auto all'attivo. E c'è anche chi ha inventato di avere dei figli per accedere al sussidio. Gli abusi riscontrati rappresentano il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati, in base a un campione di oltre 87mila soggetti.
Numerose sono le dichiarazioni false rese sulla propria famiglia per poter percepire il reddito. Tra gli esempi forniti dal Comando dei Carabinieri emerge un cittadino di Collepasso (LE) che avrebbe dichiarato alla Pubblica Amministrazione la presenza di 6 minorenni stranieri nel proprio nucleo familiare in realtà mai censiti in quel Comune.
Ancora nel pugliese, una coppia ha incluso nel nucleo familiare la presenza di altri parenti residenti in Germania. A Santeramo in Colle (BA), è stata segnalata alle autorità giudiziarie una donna che aveva "dimenticato" di indicare oltre alla targa e gli estremi della registrazione di un veicolo, persino di avere un coniuge. È stato invece sventato un caso riguardante un uomo 46enne che avrebbe finto di essere un cittadino bulgaro per intascare illecitamente il beneficio, poi arrestato.