Oltre 200 persone, tutte mascherate da scheletri, streghe e mostri vari, si erano date appuntamento nella dependance di una villa nelle campagne di Ossi, a Monte 'e Tissi, nel sassarese, la sera del 31 ottobre scorso. La festa era stata pubblicizzata su diversi social ed era stata organizzata da un 64enne di Ossi, proprietario della villetta. Ma il tutto è risultato illegale e l'uomo ha collezionato una denuncia alla Procura della Repubblica con le accuse di “somministrazione di bevande senza licenza e autorizzazioni, oltre che per aver violato la legge per aver organizzato una festa senza avere alcuna licenza” si legge nelle carte messe nero su bianco dai carabinieri.
L'uomo, oltre alla denuncia penale, dovrà pagare una multa alla Siae, avendo diffuso la musica senza aver pagato i diritti d'autore. La sanzione va dai 500 fino agli 800 euro. I duecento partecipanti, tutti giovani tra i 16 e i 20 anni, dopo i controlli di rito sono stati rispediti a casa dai carabinieri della compagnia di Sassari, coordinati dal maggiore Giuseppe Sepe e con la collaborazione degli ispettori della Siae, guidati dal dirigente della sede sassarese Felice Adamo. I giovanissimi avevano pagato 15 euro per partecipare alla festa e nel biglietto erano anche comprese due consumazioni.
Festa illegale scoperta su Facebook
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dei carabinieri della compagnia di Sassari e dei colleghi delle stazioni di Osilo, Usini e Ossi, la festa illegale di Halloween era stata sponsorizzata sui principali social network.
L'orario di inizio era dopo la mezzanotte. E infatti a quell'ora il parcheggio all'esterno della villetta era stracolmo di automobili. Quando i militari sono arrivati a Mont 'e Tissi, ai loro occhi si è presentata una marea di ragazzini tutti vestiti in maschera. I carabinieri a quel punto hanno dato il via ai controlli e hanno subito chiesto i documenti a zombi, streghe e mostri che ballavano a ritmo di musica in mezzo alla pista.
Hallowen, festa finita a mezzanotte dopo l'arrivo dei carabinieri
I carabinieri hanno dovuto imporre al Dj di interrompere i suoni e di annunciare che la festa sarebbe finita prima del solito. “Ragazzi – avrebbe detto al microfono il dj – la festa finirà prima del solito, dobbiamo andare tutti a casa”. E così infatti è stato.
Anche se far andare via duecento ragazzini non è stato semplicissimo. In tanti infatti erano stati accompagnati dai genitori e qualcuno aveva pure affittato un taxi per raggiungere la tanto attesa festa di Hallowen. Ora il padrone di casa dovrà difendersi dalle accuse mosse dalla Procura della Repubblica.