Per prevenire il Covid-19, un 50enne veneto contrario al vaccino, è andato in overdose da vitamina D ed è stato ricoverato in rianimazione all'ospedale Sant’Antonio di Padova dove si trova tuttora in gravi condizioni. Sembra che l'uomo fosse arrivato ad assumere in un giorno il doppio di quanto solitamente prescritto per due settimane. La vicenda, seppur con esiti diversi, ricorda quanto accaduto solo pochi giorni fa in Austria, dove Johann Biacsics, leader della protesta No-Vax è morto di Covid dopo aver tentato di curarsi maldestro e pericoloso in casa con dei clisteri a base di biossido di cloro, principio attivo della candeggina, una delle tante fake news che sono circolate sulle cure poi smentite dalla comunità scientifica.

In overdose da vitamina D

Per non ammalarsi di Covid, il 50enne anziché come suggerirebbe il senso di responsabilità vaccinarsi, aveva deciso di prevenire la malattia cercando un rimedio fai da te, credendo a teorie mediche strampalate. Per questo, era arrivato addirittura a somministrarsi circa 200mila unità al giorno, all'incirca due flaconi di vitamina D, a fronte di un'indicazione terapeutica che, in ogni caso, non supera mai le 100mila ogni 14 giorni.

L'uomo, come confermato anche dal professor Lorenzo Calò, direttore dell'Unità "Nefrologia 2" dell'ospedale Sant'Antonio di Padova, positivo al Coronavirus, ma senza particolari patologie, era stato ricoverato perché giunto in pronto soccorso quasi in arresto cardiaco e con altri gravi sintomi.

Approfondite analisi cliniche, però, con grande sorpresa del personale medico sanitario, hanno evidenziato che il peggioramento non era legato alle complicazioni da Covid, ma ad un'eccessiva assunzione di vitamina D ed una conseguente intossicazione da calcio.

Mai affidarsi a cure fai-da-te

Il cinquantenne, dopo essere stato trasferito in terapia intensiva, è stato sottoposto, per circa 24 ore, a dialisi in modo da "ripulire" il sangue e, soprattutto, riportare i livelli di calcio entro soglie accettabili per l'organismo.

Il paziente, fuori pericolo, si trova tutt'ora in ospedale, dov'è monitorato costantemente. Nonostante il rischio concreto di morte però, da quanto si apprende, pare che non si sia affatto pentito affatto ed è ancora convito che l'assunzione massiccia di vitamina D lo abbia aiutato a contrastare, senza vaccini, il Covid.

La direzione dell'ospedale di Padova ha colto l'occasione per ribadire di evitare qualsiasi qualsiasi trattamento fai-da-te che può rivelarsi non solo pericoloso, ma addirittura letale.

“Chiunque - hanno spiegato - è libero di fare le scelte che preferisce e, che siano Vax o No Vax, quando c’è bisogno noi ci siamo. L’unica cosa che, però, ci sentiamo di raccomandare è di chiedere sempre delucidazioni al personale sanitario". Quindi, ricordando che l'adeguata assunzione di vitamina D può avere effetti positivi sul nostro organismo hanno ricordato che, come per tutte le sostanze, se utilizzata in eccesso può provocare un’intossicazione con conseguenze estremamente dannose.