È stato trovato senza vita l'anziano scomparso in provincia di Ferrara dopo aver lasciato un biglietto in cui comunicava di voler commettere un gesto estremo. Il corpo è stato rinvenuto nel fiume Reno, dove si trovava nascosto fra la fitta vegetazione, a pochi passi dalla sua abitazione. A scoprire il cadavere sono stati i Carabinieri, i quali avevano avviato le ricerche insieme alla Polizia Municipale, ai Vigili del Fuoco, ai Sommozzatori, al Nucleo Cinofili e alle Guardie Volontarie Ambientali.

Morto suicida l'anziano scomparso in provincia di Ferrara: rinvenuto il corpo nel Reno

Si sono concluse le ricerche di Mario Fabbri, l'anziano di San Biagio, una frazione di Argenta, in provincia di Ferrara, che era scomparso da casa giovedì 21 aprile lasciando ai familiari un biglietto in cui comunicava di voler farla finita. Il corpo senza vita del 76enne, un ex artigiano metalmeccanico in pensione, è stato ritrovato nelle primissime ore del mattino di venerdì 22 aprile.

Fabbri è stato ritrovato esanime, nascosto fra la vegetazione che cresce in maniera rigogliosa lungo le sponde del fiume Reno. In base a quanto emerso da una prima e sommaria ricostruzione dell'accaduto da parte delle forze dell'ordine, l'ex artigiano si sarebbe tolto la vita sparandosi con una rudimentale arma da fuoco alla tempia.

A scoprire il cadavere dell'uomo sono stati i Carabinieri, i quali si sono occupati delle indagini avviate subito dopo la scomparsa del 76enne insieme alle altre forze armate locali intervenute.

La vicenda

L'uomo mancava da casa sin da poco dopo l'ora di pranzo. La sua assenza è stata notata dal figlio 45enne, il quale, essendosi messo in agitazione dopo aver letto il messaggio inquietante lasciato dal genitore, non ha esitato a lanciare l'allarme.

Una volta raccolto l'sos, le forze dell’ordine e il corpo della protezione civile, dopo aver raggiunto il posto, hanno dato inizio alle ricerche, che hanno condotto fino a tarda notte grazie alla luce di fari potenti, per poi riprenderle nelle primissime ore del mattino.

Nel corso delle ricerche sono stati scandagliati, anche mediante l'intervento di un elicottero dall'alto, casolari disabitati, nonché le campagne vicine, la ferrovia e i canali.

Subito dopo la scoperta del cadavere. Il 76enne sarebbe partito dalla sua abitazione senza portare con sé il telefono cellulare, a piedi avrebbe raggiunto gli argini del fiume, dopodiché sarebbe sceso fino alla riva del corso d'acqua e si sarebbe tolto la vita.