Nella serata di ieri, venerdì 8 aprile, Quarto Grado, programma dedicato all'approfondimento dei principali casi di Cronaca Nera, è tornato sulla scomparsa e sulla morte di Liliana Resinovich, ex dipendente 63enne della Regione Friuli Venezia Giulia. Il marito Sebastiano Visentin, fotografo di 72 anni, non crede all'ipotesi del suicidio ed è tornato ad attaccare Claudio Sterpin, podista ottantenne e caro amico della donna. "Secondo me - lo ha ammonito - dovresti andare da uno psichiatra".
Il marito di Liliana Resinovich contro Claudio Sterpin
Claudio Sterpin ha sempre sostenuto di essere legato sentimentalmente a Liliana Resinovich e, in più di un'occasione, ha dichiarato che la donna intendeva lasciare il marito Sebastiano per trasferirsi da lui.
Nelle scorse settimane, l'ex podista triestino ha annunciato la sua volontà di scrivere un libro per raccontare la sua relazione con la 63enne.
Ai microfoni di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, Visentin ha commentato duramente le ultime dichiarazioni dell'uomo e, sollecitato dal conduttore, gli ha rivolto un appello: "Claudio, secondo me dovresti andare da uno psichiatra". Poi il fotografo, precisando che può darsi che la moglie gli volesse bene e volesse stargli accanto, ha aggiunto: "Forse hai capito o visto cose che non c'erano. Liliana magari se ne è accorta troppo tardi. Peccato che non sia riuscita a parlarne con me".
Non è la prima volta che Sebastiano si scaglia contro Claudio Sterpin. A suo dire, l'uomo si sarebbe inventato tutto e, poche settimane fa, sempre davanti alle telecamere di Quarto Grado, lo ha accusato di infangare il nome di Liliana.
L'analisi del Dna scagiona sia il marito di Liliana che Claudio Sterpin
Liliana Resinovich, scomparsa da Trieste martedì 14 dicembre, è stata ritrovata senza vita il 5 gennaio scorso, nelle vicinanze dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste. Il capo, da quanto è trapelato, era avvolto da delle buste di nylon nere. Gli uomini della Scientifica hanno isolato, su un cordino che stringeva al collo i due sacchetti, la debole presenza di un Dna maschile.
La traccia biologica, come da protocollo, è stata comparata con il profilo di Sebastiano Visentin, di Claudio Sterpin e di Salvatore N., un vicino di casa di Liliana, L'analisi scientifica, da quanto emerso nelle ultime ore, ha dato esito negativo e, di fatto scagionerebbe questi tre uomini vicini, per motivi diversi, alla 63enne.
Nessuno di loro, infatti, può aver toccato il cordino. Gli inquirenti, che formalmente continuano ad indagare per "sequestro di persona" (il fascicolo aperto in dicembre, però, è tutt'ora a carico di ignoti), non escludono alcuna pista, neppure quella del suicidio.