Sono aumentati a Torino gli incidenti tra gli escursionisti e per i ciclisti per il sovraffollamento sui percorsi in Collina. Per molti appassionati di sport, ciclismo e vita outdoor, le zone collinari di Torino che vanno dal 'Colle della Maddalena' al 'Parco di Superga', sono mete ambite e appetibili per la vicinanza alla città in particolare dopo le riaperture sono aumentati gli incidenti visto proprio il sovraffollamento sui sentieri.
Regole e senso civico per regolamentare i ciclisti
Marco Battain presidente del CAI di Torino nonché escursionista e ciclista dichiara ha dichiarato a Repubblica: "La convivenza ciclisti ed escursionisti non è così facile.
L'incidente può essere dietro l'angolo. Ci troviamo davanti al rischio di uso improprio della Collina". Per il presidente non basta improvvisarsi esperti oppure pretendere che tutti abbiamo la stessa preparazione atletica, il senso civico e di responsabilità, quando ci si reca in un posto rinomato e adatto per svolgere determinate attività sportive, come la Collina di Torino. Infatti, l'aumento corposo di presenze su determinati sentieri adibiti per allenamenti ed escursioni in bicicletta, hanno inevitabilmente portato malumori, battibecchi e aumentato le richieste di soccorso alpino, proprio nelle aree di campagna del torinese. Sottolinea Battain che la convivenza tra turisti e ciclisti si è fatta pesante, proprio perché non sempre chi è sopra una bici non rispetta chi va a piedi.
Edoardo Melchiori (Imba Italia): serve maggiore collaborazione
La prima domanda da porsi è proprio questa se le strutture in essere o i sentieri sono adeguati e a rispondere è Edoardo Melchiori che è il presidente di "Imba Italia" (l'associazione degli appassionati di mountain bike). Intervistato da Repubblica Melchiori ha confermato che i sentieri e i flussi sono adeguati.
Secondo l'esperto bisognerebbe però avere maggiore collaborazione, in quanto non tutti sono in grado di 'fare downhill', ovvero scendere sui sentieri ad alta velocità che regala un'esperienza adrenalinica. Melchiorri ha persino promosso, precedentemente, la campagna "Parola chiave rispetto" sulla collina di Superga, mettendo nero su bianco le regole per "biker".
Collaborare al meglio tra istituzioni e associazioni di categoria
Come spiegato da Repubblica per evitare incidenti, controversie e ciclisti troppo "facinorosi" e rendere la Collina di Torino un luogo di ritrovo più confortevole, andrebbero coinvolte le istituzioni, come i Comuni oppure le associazioni di categoria, gli appassionati e, attraverso campagne di sensibilizzazione e un rafforzamento delle indicazioni e regole, fare in modo che i sentieri vengano utilizzati con responsabilità e collaborazione.