Il broker dei vip Massimo Bochicchio non avrebbe avuto un malore. A rivelarlo è stata l'autopsia eseguita nelle scorse ore presso l'Istituto di Medicina Legale del Verano, Roma. L'intermediario finanziario 56enne è deceduto domenica 19 giugno lungo la via Salaria in seguito a un incidente in moto. La Procura capitolina, che si sta occupando del caso di Cronaca Nera, sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell'uomo e ha aperto un fascicolo, ancora a carico di ignoti, per istigazione al suicidio. Bochicchio, soprannominato il "Madoff dell'Aniene", indagato per riciclaggio ed esercizio abusivo di attività finanziaria, lunedì avrebbe dovuto affrontare un'udienza del processo a suo carico.

Massimo Bochicchio non avrebbe avuto un malore

Stando a quanto ricostruito finora dagli inquirenti, Massimo Bochiccio, pur essendo agli arresti domiciliari, domenica mattina ha usufruito di un permesso concordatogli per motivi di salute (soffriva di diabete). Per questo, intorno alle 10:00 aveva lasciato l'abitazione di piazza di Novella, nel quartiere Trieste, che condivideva con la moglie e, anche se non avrebbe potuto prendere la moto, si è allontanato in sella alla sua due ruote, una Bmw customizzata.

Poco più tardi, intorno a mezzogiorno, il broker si è schiantato - sulla via Salaria, all'altezza del civico 875 - contro un muro di cinta dell’aeroporto dell’Urbe ed è morto carbonizzato. Sull'asfalto, in buone condizioni, non sono stati rilevati segni di frenata.

La dinamica dell'incidente, ancora in corso di accertamento, ha subito portato gli inquirenti a concentrarsi essenzialmente su due piste: il malore e il suicidio. Il dottor Edoardo Bottoni, incaricato dalla Procura di Roma di eseguire l’autopsia, ha però sottolineato che, stando a un primo esame macroscopico, non sarebbero emerse tracce di un malore evidente e fulminante.

Per stabilire se il broker abbia perso il controllo per motivi di salute - magari in seguito a un improvviso calo di glicemia, come spiegato dallo stesso medico legale - saranno necessari nuovi test, più mirati.

Massimo Bochicchio potrebbe essersi suicidato

Massimo Bochicchio, stando alle testimonianze raccolte - anche quella del portiere del suo stabile - trascorreva le ore di permesso passeggiando, con la moglie e il cane, a Villa Ada o raggiungendo gli amici al bar che era solito frequentare nel quartiere.

Domenica, però, il broker che aveva investito soldi di personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, sarebbe uscito dal suo solito "raggio d'azione". Nessuno, al momento, sembra sapere dove fosse diretto e, soprattutto, con chi avrebbe potuto avere un incontro. In questo senso, risposte significative potrebbero arrivare dalle analisi delle riprese effettuate dalle videocamere di zona.

Nel luglio dello scorso anno, il "broker dei vip" era stato arrestato in Indonesia. Tuttavia, si era dimostrato collaborativo e aveva promesso di restituire il 90% degli oltre 70 milioni di euro sottratti. Per questo aveva evitato il carcere. Tuttavia la moglie, nell'autunno scorso - nel periodo trascorso all’estero dal 56enne - ha fatto riferimento, davanti al magistrato Corrado Cappiello a “gente brutta brutta" che potrebbero averlo minacciato.

Bochicchio, in seguito aveva minimizzato le parole della compagna. "Purtroppo le persone - aveva dichiarato - quando ci sono in mezzo i soldi perdono la ragione. In sua difesa, poi, aveva asserito di trovarsi a Giacarta proprio per studiare un modo per recuperare il denaro perso. Lunedì 20 giugno, però, uno dei suoi legali, l'avvocato di parte civile Cesare Placanica, depositando una relazione, ha di fatto smentito il suo assistito. Probabilmente, le misure a sue carico sarebbero state presto più restrittive. "Sapeva che poteva essere arrestato", ha ammesso un penalista che lo seguiva. Per questo, la Procura non esclude che Massimo Bochicchio potesse aver deciso di farla finita e il pm Andrea Cusani ha ipotizzato, aprendo formalmente un fascicolo, l’istigazione al suicidio.