Nella giornata di oggi, venerdì 8 luglio, sono rientrati in Italia, a Palermo, Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile, i genitori di Andrea, il bimbo di 6 anni deceduto nei giorni scorsi mentre si trovava in vacanza in un lussuoso resort di Sharm El Sheikh, sul mar Rosso. Si sospetta che il piccolo sia morto per un'intossicazione alimentare. Tuttavia, a parte Antonio (finito in terapia intensiva) e Rosalia, incinta al quarto mese, nessun altro ospite dell'esclusiva struttura turistica si sarebbe sentito male. Del caso di Cronaca Nera si sta occupando anche la Farnesina.
Il rientro in Italia dei genitori di Andrea
Nel primo pomeriggio di oggi sono atterrati a Punta Raisi, con un'aeroambulanza, i coniugi Mirabile. All'aeroporto c'era ad attenderli il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che in questi giorni è rimasto costantemente in contatto con la Farnesina per organizzare il volo sanitario con assistenza medica a bordo, e il rientro della salma del piccolo Andrea (previsto per domani). La coppia è stata trasferita al Policlinico. Sebbene le condizioni di mamma Rosalia siano migliorate, la situazione clinica di papà Antonio, 47 anni, è considerata ancora critica.
Nei giorni scorsi la donna, che prima di partire aveva stipulato una regolare assicurazione sanitaria, aveva lanciato un disperato appello alle istituzioni affinché si adoperassero per riportarli in Sicilia con un volo di stato.
Il Ministero degli Esteri è subito intervenuto cercando di superare i numerosi ostacoli burocratici determinati anche dalla particolare legislazione sanitaria egiziana. Il personale diplomatico in loco, inoltre, sta seguendo da vicino anche l'indagine aperta per far luce sulla morte di Andrea e per accertare eventuali responsabilità da parte del personale medico sanitario che ha visitato padre e figlio.
Nessun altro ospite del resort si è sentito male
La famiglia Mirabile è arrivata in Egitto il 27 giugno per trascorrere due settimane nel rinomato Sultan Gardens Resort. Stando al racconto dello zio materno Roberto, il piccolo Andrea e il papà avrebbero iniziato a sentirsi male venerdì 1 luglio. "Mio cognato e mio nipote - ha precisato - hanno vomitato diverse volte.
Quindi, all'ora di pranzo sono stati accompagnati alla vicina guardia medica". Dopo aver somministrato loro una flebo di fisiologica, sempre secondo il racconto della famiglia, i sanitari gli avrebbero dato tre pillole per le intossicazioni alimentari. La terapia, purtroppo, non ha dato alcun esito e padre e figlio sono peggiorati. Per Andrea, la corsa in ospedale si è rivelata vana, mentre il genitore è stato ricoverato d'urgenza in terapia intensiva.
Gli accertamenti eseguiti dalle autorità locali sul corpo del bimbo non hanno ancora rivelato le cause che hanno portato al decesso. Da quanto emerso, però, nessuno degli altri ospiti della struttura avrebbe segnalato malesseri o sintomi riconducibili a un'intossicazione alimentare.