Continuano le indagini sull'omicidio di Alice Neri, mamma 32enne residente a Rami di Ravarino (Modena) rinvenuta carbonizzata nelle campagne di Concordia a novembre.

Nelle scorse ore, nell'area in cui è stata trovata la Ford bruciata della donna, è stato recuperato un reggiseno di colore rosa. Il capo potrebbe appartenere alla vittima. Il marito di Alice, Nicholas Negrini, infatti, ha spiegato che la giovane era solita indossare indumenti intimi simili. Il caso di Cronaca Nera è seguito dalla procura di Modena. Nonostante siano state iscritte tre persone nel registro degli indagati, gli inquirenti avrebbero "chiuso il cerchio" intorno a Mohamed Gaaloul, cittadino tunisino di 29 anni.

Il reggiseno ritrovato

Come spiegato da "Il Resto del Carlino", nella giornata di venerdì 6 gennaio, nell'area rurale tra i due laghetti, a Fossa di Concordia - dove, venerdì 18 novembre 2021 è stata ritrovata carbonizzata Alice Neri - è stato notato un reggiseno di colore rosa, con la chiusura a fascia. L'indumento era adagiato su un cumulo di rifiuti misti a cenere e in parte era bruciato. Poco lontano è stato recuperato anche un altro pezzo di stoffa di colore fucsia.

Il corpo di Alice, stando a quanto riferito dagli inquirenti, è stato rinvenuto all'interno del bagagliaio della sua Ford Fiesta (data alle fiamme) completamente carbonizzato. Per questo, come è stato fatto notare, è poco probabile che solamente quel capo - a differenza degli altri indumenti o della borsetta - non sia stato incenerito.

Il reggiseno, comunque, è stato mostrato al marito della 32enne. "Forse è suo", avrebbe dichiarato Nicholas, sottolineando che la donna era solita indossare biancheria simile. I carabinieri, per accertare eventuali collegamenti con il brutale delitto, provvederà ad analizzare i tessuti.

Rientrato in Italia il principale sospettato dell'omicidio di Alice Neri

Inizialmente, gli inquirenti avevano iscritto nel registro degli indagati Nicholas Negrini e un amico e collega di Alice Neri, Marco (32 anni). Marco, come confermato anche da diverse telecamere di sicurezza, aveva trascorso la serata di giovedì 17 novembre con la coetanea allo Smart Cafè di Concordia.

Entrambi, a quanto sembra, hanno chiarito la loro posizione e, al momento, il principale sospettato per l'omicidio della giovane mamma di Ravarino pare essere il 29enne Gaaloul.

Stando a quanto ricostruito durante l'attività investigativa, il 29enne - tra gli avventori del locale modenese - alla chiusura avrebbe raggiunto Alice Neri nel parcheggio e lì l'avrebbe aggredita. Poi, per cercare di sfuggire alle proprie responsabilità, avrebbe provato a fuggire all'estero. A metà dicembre, raggiunto da un ordine di cattura internazionale, il giovane è stato arrestato in Francia e, a inizio gennaio, è rientrato in Italia. Trasferito nel carcere di Modena, è già comparso di fronte al Gip per l'interrogatorio di garanzia. L'uomo ha respinto qualsiasi addebito e ha negato di essere fuggito, aggiungendo di essersi recato in Francia per motivi di lavoro.