Dai primi risultati dell'autopsia sul corpo di Yana Malayko, 23enne di origine ucraina, emergono dettagli agghiaccianti. L'ex fidanzato Dumitru Stratan, 33enne nato in Moldavia, dopo averla tramortita a colpi di spranga l'avrebbe chiusa, ancora viva, in un trolley, con l'intenzione di portarla in un'area abbandonata tra i campi ed i boschi di Castiglione delle Stiviere (Mantova). Ieri, lunedì 6 febbraio, l'attuale compagno della giovane, Andrej, ripercorrendo ai microfoni di "Mattino Cinque" il caso di Cronaca Nera si rimprovera di non aver passato la notte con la giovane.
Yana avrebbe smesso di respirare in un trolley
L'autopsia sul corpo di Yana Malayko si è svolta nelle giornate di sabato 4 e domenica 5 febbraio. Secondo il medico legale, la ragazza avrebbe smesso di respirare quando era già all'interno di un trolley in quanto ci sono "apprezzabili segni compatibili con asfissia meccanica violenta". Dumitru Stratan, potrebbe averla messa lì con l'intenzione di portarla, con la sua Mercedes, fuori Castigilione delle Stiviere, in una zona poco frequentata. Tuttavia, l'uomo, non riuscendo a chiudere la valigia con all'interno la 23enne - come dimostrano i numerosi "segni da contatto forzato" contro degli spigoli evidenziati durante l'autopsia - avrebbe poi deciso di metterla in un sacco.
Gli inquirenti, da quanto si apprende, avrebbero sottoposto ad accertamenti un trolley sequestrato nel trilocale di piazzale della Resistenza, dove Yana viveva e dove, il suo assassino l'aveva raggiunta.
Stratan è stato arrestato lo scorso 20 gennaio e, sebbene non abbia risposto alle domande del Gip, alcune fasi del delitto sembrano ormai cristallizzate.
Infatti, non ci sarebbero dubbi sul fatto che il 33enne abbia aggredito Yana colpendola con una spranga al viso e tentando, probabilmente, di strangolandola.
Il dolore del nuovo compagno di Yana
Yana e Dumitru si erano lasciati a metà dicembre. La 23enne, aveva subito voltato pagina, mentre Stratan, però, non era riuscito a darsi pace ed era arrivato a minacciare di morte la ex.
Inoltre, aveva chiesto, ad amici e conoscenti di informarlo qualora vedessero Yana in compagnia di un altro. Forse per questo un ristoratore, il 16 gennaio, lo aveva chiamato dicendo che Malayko ed il nuovo compagno Andrej erano nel suo locale. E, come riporta il Corriere, quella "soffiata" avrebbe gonfiato i piani di vendetta del 33enne.
Andrej, ai microfoni di Federica Panicucci, ha ricordato le ore precedenti all'omicidio, avvenuto lo scorso 20 gennaio. "Dopo esser usciti a cena, siamo andati a casa mia ed abbiamo guardato un film. Intorno a mezzanotte, però, sul telefono di Yana sono arrivate chiamate e sms di Dumitru che, con la scusa del cane malato, l'ha attirata". Così, la ragazza era rientrata e, intorno alle 02:00, gli aveva inviato la buonanotte. "Dopo non l'ho più sentita" ha concluso ammettendo di sentirsi in colpa per non essersi insospettito e per non essere riuscito a farla rimanere da lui.