Il centro di Milano è stato teatro di un incidente nella mattinata di giovedì 20 aprile: una ciclista di 39 anni ha perso la vita dopo essere stata travolta da una betoniera mentre pedalava sulla sua bicicletta in corso di Porta Vittoria, all’incrocio con via Francesco Sforza. Sul luogo dello scontro è immediatamente arrivata un’ambulanza del 118, ma per la vittima ormai non c’era più nulla da fare. Per tutta la giornata sono continuati i rilievi della polizia locale. Secondo i primi accertamenti, al momento dell’impatto la betoniera che proveniva da via Sforza stava svoltando a destra in corso di Porta Vittoria; si attende l’esito delle indagini per chiarire ulteriormente la dinamica dell’accaduto.
Chi era la donna deceduta nell’incidente a Milano
La 39enne vittima dell'incidente di cronaca avvenuto nel centro di Milano si chiamava C.S. e lavorava come personal trainer, oltre che come massaggiatrice olistica. Inoltre dal suo profilo su LinkedIn risulta che avesse un’esperienza ventennale come istruttrice di ginnastica artistica, mentre da dieci anni faceva l’educatrice nelle scuole d’infanzia e nella primaria. Abitava con il compagno in zona Crescenzago: la coppia aveva una figlia di sei anni.
Le indagini sull’incidente: sotto shock l’autista della betoniera
Alla guida della betoniera che ha travolto la ciclista c’era un uomo di 53 anni che, resosi conto di quanto accaduto, ha immediatamente fermato il mezzo.
Secondo alcuni testimoni in quei momenti avrebbe detto, ancora sotto shock, agli agenti della polizia locale giunti sul posto: “Ho ucciso una persona, uccidetemi”. Dai successivi accertamenti, l’autista della betoniera è risultato negativo al test per verificare se avesse assunto alcool o droga. Mauro Clerici, il pm che indaga sull'incidente, ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio stradale.
A tal proposito è stato disposto il sequestro del mezzo pesante che ha travolto la bicicletta.
Le reazioni del sindaco Giuseppe Sala e delle associazioni in seguito all’incidente
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha voluto esprimere la sua vicinanza alla famiglia della vittima dell’incidente con un messaggio in cui ha sottolineato anche come non sia la prima volta che, in città, un ciclista è stato investito da un mezzo pesante al lavoro.
Per il primo cittadino è necessario interrogarsi su cosa fare per evitare il ripetersi di queste tragedie. A tal proposito Sala ha suggerito di regolamentare l’accesso all’interno del perimetro urbano da parte dei mezzi pesanti, favorendo quelli che permettono una piena visibilità anche nella parte dell’angolo cieco. Infine il sindaco ha promesso anche altre nuove misure, che attualmente sono allo studio della giunta comunale.
Inoltre le associazioni di ciclisti come Fiab Ciclobby hanno deciso di attivarsi, promuovendo una manifestazione in bici, che nella serata di giovedì ha raggiunto il luogo dell’incidente, con l’obiettivo di chiedere maggiore sicurezza sulle strade.
Infine Legambiente Lombardia, attraverso la presidente Barbara Meggetto, ha denunciato la difficile situazione di Milano, dove non si riesce a ridurre il numero di veicoli in circolazione.
Per riuscire a muoversi a piedi o in bicicletta in città, senza dover rischiare la vita, servirebbero una serie di interventi come delle ordinanze che obbligassero i camion circolanti a Milano di dotarsi di sensori, o dei nuovi percorsi ciclabili. Tuttavia, secondo la rappresentante dell’associazione, poco o niente è stato fatto fino a questo momento per evitare gli incidenti, che si verificano in numero sempre maggiore.