La vicenda dell'incidente costato la vita a Davide Rebellin è ora arrivata a una svolta. Al tribunale di Vicenza si è aperto il processo contro Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che il 30 novembre 2022 travolse e uccise il campione veneto, da poco ritiratosi dal ciclismo professionistico. Rebellin stava pedalando su una bici gravel quanto fu investito da Rieke, che resosi conto dell'accaduto, fuggì tornando in Germania. L'accusa ha accettato la richiesta di patteggiamento della pena di tre anni e 11 mesi formulata dalla difesa del camionista, che durante l'udienza ha parlato spontaneamente chiedendo scusa per l'incidente.

"È stato un errore e una tragedia", ha dichiarato Rieke. La decisione del collegio ci sarà l'11 marzo e spetterà al giudice Filippo Lagrasta pronunciarsi in maniera definitiva anche dopo l'accoglimento della richiesta di patteggiamento da parte dell'accusa.

La difesa chiede gli arresti domiciliari

L'incidente in cui perse la vita Davide Rebellin accadde il 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino. Il campione stava rientrando da una pedalata in bici gravel quando fu travolto dal camion guidato da Wolfgang Rieke. Dopo l'impatto mortale, il camionista tedesco scese dal mezzo, come testimoniato da alcune telecamere di videosorveglianza della zona, vide il corpo dello sfortunato Rebellin e si rimise in viaggio.

Solo nell'agosto del 2023 l'uomo è stato preso in consegna dai Carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza, dando seguito al mandato di custodia cautelare in carcere per il reato di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Il processo si è aperto il 19 febbraio e durante l'udienza, Rieke ha preso spontaneamente la parola per chiedere perdono.

"È stato un errore e una tragedia. Mi dispiace tanto, tanto, tanto. Me ne pento e accetterò la pena", ha dichiarato il camionista tedesco.

La difesa ha chiesto il patteggiamento della pena a tre anni e 11 mesi, ottenendo l'assenso del PM, e la conversione con la detenzione agli arresti domiciliari. L'11 marzo ci sarà la decisione del collegio.

Davide Rebellin, una carriera durata quasi 30 anni

Corridore veneto, classe '71, Davide Rebellin era passato al Ciclismo professionistico nel corso della stagione 1992, all'indomani delle Olimpiadi di Barcellona. Nelle prime stagioni, in maglia GB - MG maglificio, aveva già ottenuto ottimi risultati, segnalandosi come giovane talentuoso portato alle gare di un giorno. Dopo aver provato a misurarsi con la classifica generale delle corse a tappe, ottenendo un sesto posto al Giro d'Italia del 1996, Rebellin aveva deciso di dedicarsi soprattutto alle classiche e alle brevi gare a tappe. Passato alla FDJ, quindi a Polti e Liquigas, ha vissuto il suo periodo di maggiori successi con la maglia della Gerolsteiner, dal 2002 al 2008.

Nel 2004 vinse tutte e tre le classiche delle Ardenne, Amstel, Freccia e Liegi, la perla della carriera.

Nel 2008 conquistò l'argento alle Olimpiadi di Pechino, medaglia poi revocata per una discussa vicenda di doping. Tornato a correre dopo aver scontato la squalifica, Rebellin ha ritrovato un'eccellente competitività nonostante l'età non più verdissima, vincendo ancora classiche come la Tre Valli Varesine, il Giro dell'Emilia e la Coppa Agostoni.

Negli ultimi anni, Rebellin aveva continuato a correre in squadre minori, anche negli angoli più improbabili del pianeta, diventando un esempio di longevità e amore per il ciclismo. L'ultima vittoria l'ha ottenuta nel 2017 al Tour dell'Iran. L'ultima corsa della carriera è stata la Veneto Classic del 16 ottobre 2022, solo un mese e mezzo prima del fatale incidente.

Nel suo palmares spiccano una Liegi, tre Freccia Vallone, un'Amstel, una Clasica di San Sebastian, una tappa al Giro d'Italia, la Tirreno Adriatico e la Parigi Nizza.