Alla fine dell'udienza generale del mercoledì del 22 gennaio 2025, Papa Francesco ha riferito della telefonata fatta alla parrocchia di Gaza dopo la tregua che è cominciata domenica. "Ho chiamato, lo faccio tutti i giorni, alla parrocchia di Gaza. Erano contenti".

La felicità nelle piccole cose

Dopo quindici mesi, il popolo di Gaza può tornare a un modo di vivere più normale grazie alla tregua recentemente proclamata. Dopo tante cose negative, avranno la possibilità di trovare la felicità nelle piccole cose, come ad esempio mangiare il pollo con le lenticchie.

Portavoce di ciò è stato Papa Francesco alla fine dell'udienza generale: "Ieri ho chiamato, lo faccio tutti i giorni, alla parrocchia di Gaza. Erano contenti, lì dentro ci sono 600 persone tra parrocchia e collegio. Mi hanno detto 'oggi abbiamo mangiato lenticchie con pollo', una cosa che in questi tempi non erano abituati a fare. Soltanto qualche verdura. Erano contenti".

L'invito a pregare per la pace

La tregua non significa la fine della guerra e, proprio per questo motivo, Papa Francesco ha esortato tutti a pregare per la pace non solo per la striscia di Gaza, ma anche per l'Ucraina, il Medio Oriente, il Myanmar e tutti i luoghi del mondo nei quali c'è la guerra, che, in passato, il Pontefice ha definito "la Terza Guerra Mondiale a pezzi", per far comprendere quanto siano numerosi i popoli in conflitto.

Una preghiera per gli anziani dell'Ucraina

Il pensiero di Papa Francesco è andato anche alle persone anziane dell'Ucraina. "Per favore, ricordate anche nelle vostre preghiere le persone anziane dell’Ucraina che stanno vivendo la tragedia della guerra", ha detto nell'Aula Paolo VI, rivolgendosi ai pellegrini polacchi che, in questi giorni, celebrano la festa dei nonni e delle nonne.

Una preghiera per le popolazioni di Los Angeles

Dopo gli incendi che hanno provocato la morte di 28 persone e ingenti danni a Los Angeles, il Papa ha voluto rivolgere un pensiero anche a loro: “Voglio che sappiate che il mio cuore è con il popolo di Los Angeles, che ha sofferto così tanto a causa degli incendi che hanno devastato interi quartieri e comunità, e non sono finiti”.

'La guerra è sempre una sconfitta'

Il Papa ha voluto rimarcare: "La guerra è sempre una sconfitta, non dimenticatevi. La guerra è una sconfitta e chi guadagna con le guerre? I fabbricanti delle armi. Per favore, preghiamo per la pace". Continuano sempre gli annunci di operazioni militari, come quello fatto dal primo ministro Benjamin Netanyahu che agirà in Cisgiordania con quella che ha definito un'azione "vasta e significativa a Jenin". Il premier israeliano ha aggiunto: "Agiamo in modo deciso contro l'asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea" e Samaria. E non finisce qui".