Il bignè di San Giuseppe, stretto patente della zeppola, è un dolce della tradizione romana dalle origini antichissime, uno dei tanti dolci consumati per la festa del papà. La prima variante risale addirittura al 500 a.C., epoca in cui si celebravano a Roma le Liberalia, festa delle divinità del vino e del grano, in onore di Liber Pater e della consorte Libera.

La festa si svolgeva il 17 marzo in occasione del sedicesimo anno di età di un ragazzo, momento in cui il giovane passava dallo stato di puer a quello di adulto, con tutti i diritti ed i doveri del cittadino romano.

In onore di Sileno, educatore di Bacco, i romani bevevano vino mesciato con miele e spezie e friggevano nello strutto bollente delle frittelle di frumento simili agli odierni bignè.

Nel Medioevo, sempre a Roma, dove la festa del padre di Gesù era molto sentita, la confraternita dei falegnami, iniziò a finanziare e organizzava dei festeggiamenti in onore del santo. Per l’occasione, nelle strade della capitale si vendevano i tipici bignè fritti su dei banchetti posizionati in strada. Le celebrazioni si svolgevano prevalentemente nella chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, a pochi passi dai Fori Imperiali, che per tali motivi venne soprannominata "San Giuseppe frittellaro".

E' bene precisare che le zeppole e bignè di San Giuseppe non sono la stessa cosa.

Infatti le zeppole sono state inventate a Napoli, mentre i bignè sono un dolce tipico di Roma.

Per quanto riguarda gli ingredienti, le zeppole napoletane fritte o al forno, sono fatte con pasta bignè rigata, disposta con un sac a poche, a mo’ di ciambella, sul cui apice vengono adagiate della crema pasticciera, un cucchiaino di confettura di amarene o di amarene sciroppate e una spolverata di zucchero a velo.

La pasta dei bignè di San Giuseppe è meno dura, la crema meno densa, si trova solo all'interno del bignè, che ha forma rotondeggiante, e non c'è amarena.

La preparazione della crema

Ingredienti:

  • 800 ml di latte
  • 200 g di panna
  • 250 g di zucchero
  • 30 g di amido di mais
  • 30 g di amido di riso
  • 12 tuorli di uovo
  • la buccia di un limone bio

Svolgimento: Per prima cosa occorre mettere a bollire latte, panna e buccia di limone in una terrina.

A parte occorre aggiungere lo zucchero e la miscela di amido. Miscelare bene e aggiungere i tuorli d'uovo. Mescolare fino a quando non si ottiene una crema omogenea.

Appena latte, panna e buccia di limone arrivano ad ebollizione, quest’ultima andrà rimossa, mentre la miscela di latte e panna andrà versata nella terrina contenente la pastella di amidi zucchero e tuorli.

Dopo aver miscelato ancora una volta gli ingredienti, si può versare l’intero composto nella pentola in cui stavano bollendo latte, panna e la buccia del limone. Quando l’impasto arriva ad ebollizione, la crema andrà versata in una terrina e coperta con la pellicola a contatto.

La pasta choux

Ingredienti:

  • 200 ml di acqua
  • 120 grammi di burro
  • 160 g di farina 00
  • 6 uova

Svolgimento: Per prima cosa si deve portare ad ebollizione l'acqua e il burro.

Una volta che il burro si è sciolto, va aggiunta a pioggia la farina, dopodiché si dovrà mescolare per bene fino a quando il composto non si stacca dalle pareti.

A questo punto la pasta va tolta dal fuoco e lasciata intiepidire, per poi aggiungere una alla volta le uova, fino a quando il composto non si presenti strutturalmente come la crema. Formare con una bocchetta riccia (numero 18) delle ciambelle su carta forno, che si dovranno a friggere in abbondante olio di arachidi o olio di semi di girasole a fuoco alto.

Dopo che il dolce si sarà raffreddato, si può procedere alla farcitura con la crema, applicando dei fori con l'aiuto di un sac a poche. Infine andranno disegnati dei ciuffetti di crema su cui applicare l'amarena e una spruzzata di zucchero a velo.