Sembra proprio che il buon Tom Cruise abbia fatto l'abbonamento a vita alle opere movimentate. E' dal lontano '96 (anno di "Mission: impossible") che il nostro arzillo cinquantenne inanella collaborazioni in film dall'alto tasso adrenalinico. E all'azione pura e semplice a volte ha anche associato una buonissima dose di sci-fi (basti pensare a "Minority report" e "La guerra dei mondi"). Questo è anche il caso della sua ultima fatica cinematografica: "Oblivion", per la regia di Joseph Kosinski (che, avendo già diretto "Tron: Legacy", ne mastica abbastanza di fantascienza).

In "Oblivion", la terra è ormai un pianeta desolato; la razza umana è stata cacciata via da una ferocissima invasione aliena. Tra i pochissimi a viverci ancora vi è Jack Harper (Cruise, appunto) che ha come unica mansione quella di curare la manutenzione dei robot atti a estrarre dal sottosuolo le risorse ancora disponibili (che poi verranno spedite alle colonie terrestri orbitanti nello spazio). Ma, un giorno, la sua esistenza monotona viene sconvolta dal salvataggio di una straniera dopo l'atterraggio di emergenza di una navetta spaziale. Questo evento darà il via a una serie di rivelazioni che lo spingerà a porsi molti quesiti sia sulla sua missione sia sulla realtà a lui nota.

Senza dimenticare il fatto che quest'opera si avvale anche dell'interpretazione dell'eterno Morgan Freeman, occorrerebbe sottolineare la collaborazione al progetto di due sceneggiatori di primissimo livello: William Monahan (The departed) e Michael Arndt, che proprio ora sta lavorando a quello che sembra già essere l'evento più atteso del 2015: "Star wars - Episodio VII".

Infine, una curiosità: "Oblivion" è tratto da una graphic novel - che omaggia i film di invasione aliena - scritta dallo stessa regista. Insomma, tutti i fan di Cruise (e non solo) possono stare tranquilli: il bravo Tom offrirà loro anche questa volta uno spettacolo notevole.