Un’occasione speciale meritava unevento speciale: ecco così che per la celebrazione dei cinquant’anni delle Ormeil momento più atteso sarà il ritorno alla tastiere dello “storico” membrodella band Tony Pagliuca. Il concerto – in programma sabato 18 aprile, alle ore21, nella sede della Pro Loco di Veruno, in provincia di Novara – sarà quindiun’occasione per riascoltare alcuni dei brani più famosi di una delle band cheha fatto la storia del rock progressivo in Italia, insieme a Pfm e Banco. Epeccato solo per l’assenza di Aldo Tagliapietra, per anni voce e basso, che halasciato la band nel 2009.
La storia del gruppo venetoinizia alla fine degli anni ‘60, sulla scia di una musica beat di facileimpatto, che si tramuta in poco tempo in un rock progressivo articolato econcettuale, in cui soprattutto le tastiere, sulla falsariga dello stile deltrio delle meraviglie Emerson Lake & Palmer, la fanno da padrone. In brevetempo Le Orme acquisiscono notevole fama non solo in Italia, dove scalano leclassifiche di vendita, ma anche all’estero, dove diventano una delle banditaliane più apprezzate.
“Collage”, “Uomo di pezza” esoprattutto “Felona e Sorona” rimangono le testimonianze di un periodo digrande creatività artistica. Uno dei grandi pregi delle Orme è quello di essereriusciti ad alternare composizioni complesse e ricercate con singoli piùimmediati, ma sempre raffinati e di classe come “Canzone d’amore”, “Gioco dibimba”, “Regina al Troubadour”.
Ma alla fine degli ’70 dietro l’angolodella storia della musica iniziava già a far capolino da una parte la vacua efacile spensieratezza della disco music e dall’altra la rabbia nichilista delpunk, che diedero una spallata ai suoni classicheggianti e barocchi di gruppicome Le Orme. Da lì anche qualche tentativo,negli anni ’80, di muoversi in direzione dell’elettropop per non rimaneremusicalmente emarginati, con addirittura un paio di apparizioni – poco convincenti– al Festival di Sanremo.
Ma dopo pochi anni Le Ormeritornarono finalmente alle origini con un grande album come “Il fiume”,intriso di sonorità progressive, e il rilancio all’estero con concerti negliStati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, Messico. Ma a rendere tormentata la storiadella band ci hanno pensato soprattutto i cambi di formazione, fino ad arrivarea quella attuale con il batterista di sempre Michi Dei Rossi, unico superstitedella formazione originaria, Michele Bon alle tastiere, Fabio Trentini al bassoe voce e Wiliam Dotto alla chitarra elettrica.
Una band che come un’amica diieri, per parafrasare una loro nota canzone, si appresta a festeggiare cinquant’annidi carriera con l’aggiunta di Tony Pagliuca. Cinquant’anni di orme lasciatenella storia della musica in modo indelebile. Buon anniversario.