È proprio vero, in casa Disney non ci si rilassa mai. Non solo per quel cartone animato in computer grafica che ormai sta diventando una piacevole abitudine che ci allieta puntuali (più o meno) le feste natalizie, ma per quella recente rivisitazione che trasforma i classici in veri capolavori in Live-Action. I recenti successi di Maleficent e Cinderella lo hanno confermato: tutto funziona se i conti tornano con il tradizionale cartone animato e se le firme registiche portano i nomi del calibro di Kenneth Branagh e Tim Burton (vedi il riuscito Alice in Wonderland e l'imminenteDumbo), l'interesse di un pubblico più maturo si concilia con i desideri dei più piccini.

Dopo l'annuncio dei progetti in programma riguardanti Pinocchio e lo stesso Il Libro della Giungla, non poteva mancare il classico per eccellenza, ovvero quel Fantasia diretto a più mani nel 1940 con le musiche orchestrate da Leopold Stokowski, in un susseguirsi di episodi presentati dal compositore Deems Taylor e imperniati su quel proverbiale cortometraggio dedicato a Topolino ne L'apprendista stregone, fortemente voluto da Walt Disney tanto da farne il primo film presentato in stereofonia. Il risultato fu eccellente, con un libretto infarcito dai grandi nomi della musica classica mondiale, passando da Johann Sebastian Bach (Toccata e fuga) a Pëtr Cajkovskij nell'indimenticabile musica de Lo schiaccianoci, in una coreografia animata ispirata dalle emozioni visive scandite dall'andamento musicale.

Indimenticabile è la Pastorale di Ludwig Van Beethoven nel banchetto degli dei, seguita dalla Danza delle ore di Amilcare Ponchielli, tra ippopotami e struzzi in policromia. Una formula ripresa dal nipote Roy Disney che nel 1999 produce Fantasia 2000, altalenando George Gershwin a Dmitrij Šostakovič nel celebre Il soldatino di stagno di Andersen, con un omaggio al cartoon nipponico riposto in Igor Stravinskij ne L'uccello di fuoco.

Una notte sul Monte Calvo

Se le atmosfere dark di Maleficent hanno incantato il pubblico, convincendo i produttori che il fascino dei personaggi oscuri riesce a conquistare anche la critica, niente può assecondare la drammaticità espressa dal racconto più tetro di Fantasia, con le musiche di Petrovic Musorgskij e Franz Shubert nell' Ave Maria, a narrare Chernabog che richiama gli spiriti maligni in quella danza tribale che riporta in vita gli spiriti dalle tombe. Per tanta demoniaca teatralità non resta che attendere il nome del fortunato regista.