Ennio Morricone, uno dei compositori più amati e apprezzati in tutto il mondo, considerato da molti anni uno dei migliori compositori della storia del Cinema, le cui musiche hanno creato le suggestive atmosfere del maestro Sergio Leone, e da oltre un ventennio accompagnano l'ascesa cinematografica di Quentin Tarantino, è stato recentemente accusato di plagio dal gruppo pop rocktorinesedei Subsonica.

L'accusa mossa dai Subsonica nei confronti di Ennio Morricone, attraverso un post sulla propria pagina facebook, sarebbe quella di aver copiato, con la colonna sonora di The Hateful Eight, le prime quattro note orchestrali del brano "Tutti i miei sbagli" pubblicata nell'album Microchip Emozionale del 1999, invitando il proprio pubblico a confrontare le due traccie al cinema.

Un accusa molto forte che pesa come un macigno sulle spalle di Morricone, candidato grazie a questa traccia, all'oscar come miglior colonna sonora, e le accuse fondate o infondate che siano, potrebbero influenzare negativamente l'esito della premiazione.

Ad un rapido confronto dei brani sembrerebbe non esserci alcuna somiglianza, tonalità e tempi appaiono molto diversi, ma del resto le note sono solo dodici e le loro combinazioni su quattro note, per quanto possano sembrare numerose, sono in realtà poco più di ventimila, e di conseguenza, le probabilità che brevi sequenze possano essere molto tra loro sono in realtà molto elevate, ma proprio per questo, la semplice somiglianza di note non è sufficiente per far scattare accuse di plagio poiché tempi e tonalità possono rendere estremamente diverse due sequenze apparentemente identiche di note.

L'abilità del compositore di trovare nuove combinazioni di note o di riutilizzare vecchie combinazioni di note, con tempi e ritmi ogni volta nuovi è ciò che distingue un buon autore, un buon compositore da uno mediocre, e la lunga carriera di Ennio Morricone, tre volte vincitore del Golden Globe sembra far tendere l'ago della bilancia in suo favore.

L'osservazione dei Subsonica va detto, più che un accusa sembra un riconoscimento al maestro che ha saputo reinventare una loro vecchia intuizione sonora, e l'invito rivolto al proprio pubblico è quello di recarsi al cinema per confrontare le due musiche che, secondo il nostro modestissimo parere, sono simili quanto un pomodoro ed una mela, entrambi sono frutti, sferici e rossi, ma consistenza e gusto sono totalmente diversi.