Benjiamin Mascolo e Federico Rossi, meglio conosciuti come Benji e Fede, due musicale in voga tra i più giovani, sono stati ospiti ieri sera dell'unica tappa lucana del Battiti Live, la manifestazione figlia della Puglia che da anni anima le piazze del sud Italia durante tutta l'estate.

Dal pubblico insulti omofobi

Benji e Fede si stavano esibendo sul palco di Matera in tre delle loro canzoni più popolari, 'New York', l'ultimo singolo in spagnolo, attualmente in rotazione radiofonica 'Eres mia', e il pezzo che li ha lanciati nel mondo discografico 'Tutto d'un fiato', quando, durante una pausa prima dell'ultima canzone, alla fine dell'elenco dei ringraziamenti verso i loro fans, prende la parola Benjii per sottolineare come dal pubblico si sia chiaramente udito un grido dalla chiara accezione omofoba: 'ho sentito qualcuno, tra il pubblico, che ci ha chiamati 'ricchioni', ma non è un'offesa, siamo nel 2016, non è un'offesa'.

Una condanna necessaria

Una risposta doverosa e necessaria, soprattutto se arriva da parte di due ragazzi così giovani (Benji ha 22 anni e Fede 21), idoli degli adolescenti. Perchè, in mezzo agli applausi, è giusto far sentire fuori luogo chi, nel 2016, continua a non voler capire che l'omofobia è un problema serio e reale da condannare e disprezzare. E' un'ignoranza da smascherare sempre e comunque, anche in momenti di musica, di leggerezza, di gioiosa festa come può essere un concerto gratuito in piazza.

Precedenti nel mondo della musica

Quello che è successo domenica 14 agosto a Benji e Fede non è il primo episodio omofobo che accade durante un concerto. Non molto tempo fa, infatti, è successa una cosa simile a Mika, che più volte ha dichiarato la propria omosessualità.

In occasione del concerto tenuto a Firenze lo scorso 30 settembre 2015, sui manifesti pubblicitari dell'evento sparsi per il capoluogo toscano, erano apparse delle scritte omofobe realizzate con lo spray. Anche in quel caso ci fu tanta indignazione, al punto che su twitter la foto dei manifesti divenne virale costringendo Mika, che in un primo momento avrebbe voluto non dare risalto a quelle persone, ad intervenire condannando invece il gesto e ricevendo tantissimi messaggi di solidarietà dai colleghi cantanti.