È uscito ieri in 185 sale esarà possibile vederlo fino a mercoledì 5 ottobre: si tratta del documentario 'The Space in Between. Marina Abramovic and Brazil', diretto dal poliedrico cineasta Marco Del Fiol, un primoappuntamento in assoluto con la stagione della Grande Arte, un esperimento di contaminazione tra Arte e Cinema che lo scorso anno ha ottenutolarghi consensi di pubblico. Marina Abramovic, artista serba tra le più importanti della scena contemporanea, è considerata la 'matriarca' della performance art e già nel 2012 è stata protagonista di un documentario che riscosse grande successo, intitolato 'The Artist Is Present', e dedicato alla sua performance più celebre, quella che nel 2010 occupò un intero spazio del MoMa per quasi tre mesi, un lasso di tempo molto lungo per questo generedi esibizioni.

Viaggio estremo in Brasile

Il documentario di Marco Del Fiol segue Marina Abramovic on the road, alla scoperta di un Brasile segreto evibrante, attraversato da spinte vitalistiche inesauribili e da un desiderio incessante di spiritualità, luogo di contaminazione e sincretismo religioso, di profonda adesione al mistero buffo dell'esistere. La Abramovic vi approda per trovare nuovi stimoli e per curare il mal d'amore: l'artista ha il cuore spezzatoe per guarire ha bisogno di ritrovare un contatto con se stessa e con la sua fonte primaria di energia vitale. La sua terapia sarà lo scambio con ciò che è diverso e altro da sé, la riappropriazione di una consapevolezza, quella di essere nomade, creatura in eterno transito, sospesa tra cielo e terra, arte e vita, a proprio agio insieme in ogni luogo e in nessun luogo.

Diario di bordo con valenza antropologica

Tra le molte ragioni per vedere questo lungometraggio, ce n'è una più importante delle altre: il cinema di Marco Del Fiol e la ricerca di Marina Abramovic si fondono e si compenetrano, traduconoin immagini un diariointimo di viaggio, sismografo del ritmo interno alla natura e all'animo dell'uomo sempre strattonato dalla vita e dai suoi flutti; nello scrivere questo diario redigono un prezioso documento, atto testimoniale di un brano di mondo di estremo interesse antropologico.

La Abramovic sulla strada riscopre, insieme allo spettatore, la profonda simmetria tra performance e ritualità, l'urgenza di comunicazione artistica e l'esigenza spirituale, l'irrazionale dell'impulso e l'ordine della visione estetica.