Il nome Dalian Wanda Group inizia a circolare con insistenza anche al di fuori degli ambienti finanziari: segno inequivocabile del sedimentarsi delle sue azioni nell'immaginario collettivo. Non poteva essere altrimenti: dopo anni di oscuro lavoro, fatto perlopiù di selvaggi investimenti immobiliari (in un paese in cui la deregulation in termini di costruzioni e real estate consente di modificare in maniera estrema il paesaggio naturale, prosciugare fiumi o livellare montagne), la compagnia originaria di Dalian, nel nord della Cina - ma oggi con sede a Pechino -, si è affacciata sul mercato internazionale andando a incidere là dove il sentire comune e l'opinione pubblica sono particolarmente sensibili: sport ed entertainment audiovisivo.

Nel primo ambito, oltre all'acquisizione di una quota - per ora - minoritaria dell'Atletico Madrid, è arrivato l'acquisto di Infront, la discussa - e a detta di molti discutibile - società svizzera che gestisce la compravendita dei diritti di numerosi eventi sportivi, compreso il campionato di calcio di Serie A. Nel secondo, si è partiti con il rilevare la multinazionale AMC Entertainment Holdings, e per tramite di essa acquistare il circuito cinematografico Odeon & UCI Cinemas Group, un totale di 7616 schermi spalmati su 627 esercizi fra Europa e Stati Uniti. A questa operazione ha fatto seguito l'acquisto della Legendary Entertainment, che produce show televisivi di qualità come The Kennedys, possiede una divisione dedicata al fumetto d'autore e soprattutto è una presenza fissa nell'ambito della produzione cinematografica ad alto budget di qualità: Christopher Nolan è il suo regista di punta, ma la compagnia ha sotto contratto anche figure come Guillermo Del Toro e Zack Snyder.

Se, come sembra, AMC metterà le mani anche sul circuito Carmike Cinemas, che a differenza di Odeon & UCI Cinemas Group opera nelle aree rurali d'America, esso diventerà il più grande esercente degli Stati Uniti.

L'acquisizione di Dick Clark Productions

L'ultimo colpo del conglomerato asiatico è stato, proprio nelle ultime ore, la chiusura della lunga trattativa per l'acquisizione di Dick Clark Productions, conosciuta anche con l'acronimo DCP, compagnia statunitense specializzata nell'organizzazione di eventi live di grande ricaduta mediatica.

Sotto l'egida DCP, infatti, figurano eventi globali del calibro dei Golden Globe Awards, e altri di grandissima presa presso il pubblico americano, come gli American Music Awards e gli Academy of Country Music Awards, o show di più ampia tenitura come la popolare gara di ballo televisiva So You Think You Can Dance?, tra gli spettacoli televisivi più amati e seguiti dal pubblico statunitense.

Questo spiega, almeno in parte, la cifra monstre di un miliardo di dollari spesa da Dalian Wanda Group per l'acquisizione di DCP.

Dubbi sulla governance e strategie future

Al momento, fonti accreditate del colosso cinese confermano che non ci saranno rivoluzioni. I vertici della DCP, a partire dall'attuale CEO Allen Shapiro, dovrebbero essere confermati in blocco, e proprio in conformità atale strategia l'attuale management della società avrebbe firmato con la nuova proprietà cinese un accordo per il raggiungimento di obiettivi a lungo termini. Notizia in attesa di più solide conferme, dal momento che l'attuale governance di DCP è da tempo nell'occhio del ciclone per la latitanza ormai pluriennale di nuovi progetti di successo da aggiungere al portfolio della compagnia.

Autorevoli analisti finanziari hanno stimato il valore attuale di DCP attorno ai 600 milioni di dollari, e giudicano eccessiva - o, per dirla con parole loro, nonsensical - la spesa effettuata da Dalian Wanda Group. Sembra che alla base dell'ipervalutazione e della conferma in blocco del management vi sia la rinegoziazione dei costi dei Golden Globe Awards, e la possibilità di scatenare un'asta al rialzo fra i network televisivi per i diritti dello show.