Impossibile non ricordarsi di Cristian Imparato, il bambino siciliano che nel 2010 con la sua voce strepitosa faceva commuovere Gerry Scotti e i telespettatori di Io Canto. Oggi Cristian è cresciuto e da brutto anatroccolo si è trasformato in un bel cigno. Con la stessa passione per la musica di allora. Il 16 dicembre ha pubblicato un singolo (Over the Rainbow) in attesa che sia pronto un nuovo album di inediti.

Cristian, che ricordi hai del programma Io Canto?

È stata un'esperienza indimenticabile. Mi sono trovato catapultato dentro un sogno a duettare con artisti che fino a quel momento mi sembravano inarrivabili.

Aver vinto la prima edizione ed aver partecipato come ospite a quelle successive mi ha dato modo di crescere umanamente e artisticamente al fianco di grandi professionisti. Una vera e propria nuova famiglia tra le coccole e le ramanzine di Gerry Scotti e Roberto Cenci, persone a cui mi sento legatissimo e a cui resterò eternamente grato.

Come conciliavi la scuola e il canto?

Non è stato semplice. Il mio profitto scolastico inizialmente ne ha risentito, ma poi grazie all'affettuoso supporto dei miei insegnanti sono riuscito a colmare i ritardi accumulati.

Se guardi i video di allora cosa pensi?

L'inconsapevolezza dell'età mi faceva sentire sicuro e guardandomi mi meraviglio anch'io di come quel ragazzino tenesse il pari di artisti come Lara Fabian, Claudio Baglioni, Renato Zero.

Oggi il mio approccio è sicuramente cambiato e vivrei certamente con più ansia duetti così importanti perché consapevole della grandezza di quei partner. Fisicamente sono molto cambiato, ma la gestualità e la sensibilità sono pressoché invariate.

Cosa hai fatto in questi ultimi anni?

Sono tornato a vivere la mia adolescenza tra amici di scuola, lo studio del canto, la palestra e la danza.

Lo scorso anno mi sono diplomato in lingue. Non ho mai smesso di coltivare il sogno di far diventare il canto la ragione della mia vita. A 17 anni ho pubblicato il mio primo Album "Cristian Imparato". Un progetto discografico più importante era in elaborazione lo scorso anno ma è tutto slittato a causa di un problema di salute.

Un banale errato dosaggio di antibiotici e antidolorifici mi ha causato seri problemi gastrointestinali costringendomi ad un ricovero ospedaliero di oltre un mese. È stato quello il periodo più brutto della mia vita, soffrivo nel vedere i miei cari preoccupati. Dalla primavera di quest'anno ho iniziato a collaborare con Christian Merli, mio nuovo produttore artistico, ad un nuovo percorso con al centro le mie emozioni e sensibilità.

Perché hai scelto un pezzo così famoso per tornare a cantare?

Over the rainbow un brano che mi è piaciuto da sempre. Oltre alla gradevolezza melodica è un pezzo che porta un grande messaggio di pace e di speranza. Vivo in una terra in cui tutti i giorni arrivano disperati alla ricerca di libertà e di opportunità.

Di fronte a queste tragedie non si può rimanere inermi e nel mio piccolo vorrei contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica a non aver paura di chi ha un diverso colore della pelle, una diversa religione o un diverso orientamento sessuale. Sono convinto che la diversità sia una ricchezza, un completamento e non se ne deve avere paura.

Ci puoi dare qualche anticipazione sul nuovo album in uscita?

Per adesso posso solo dire, con molto orgoglio, che sto collaborando con diversi compositori alla preparazione di 10 tracce. Scaramanticamente non aggiungo altro ed incrocio le dita.