E’ uscito in tutti i Digital Store “Diventi Poesia”, il nuovo singolo inedito del tenore spero bongiolatti, scritto da Enrico Zulian e distribuito dalla Top Record di Guido Palma. Mentre su Youtube è online il videoclip ufficiale del regista Filippo Rosati con protagonista la ballerina Camilla Pisciotta.
Spero, come nasce questo brano?
“Diventi poesia nasce da un amore 'a primo ascolto'. Due anni fa Enrico Zulian mi chiamò e mi chiese di ascoltare il provino di un brano. Subito dopo averlo ascoltato lo richiamai e gli dissi: “Mi sono innamorato.
Vorrei chiederti la mano di DIVENTI POESIA”. Giuro che è andata proprio così”.
Cosa vorresti regalare a chi l’ascolta?
“Vorrei far arrivare un po' di quella poesia, di quelle grandi emozioni e sensazioni passionali che io ho provato nel cantarla”.
Hai affidato il videoclip a un giovane regista….
“Il brano audio da solo diventa povero perché siamo abituati a vedere notizie, foto, video di continuo intorno a noi. Quindi abbiamo chiesto a Filippo Rosati, un ragazzo molto promettente, di aiutarci a realizzare questo connubio tra sonoro ed immagini. Abbiamo allestito un set in una villa in Veneto e sono divenuto pianista, compositore, cantante ed innamorato per l'occasione. Poi è stata scelta la ballerina Camilla Pisciotta perché aveva delle qualità fotogeniche molto interessanti e quindi si sono girate le bellissime immagini a Venezia e Jesolo.
Con questi tramonti da sogno. Il finale del videoclip infatti termina nell'immagine calda del tramonto che rappresenta l'amore, la poesia, la vita in quanto luce calda dell'anima dell'innamorato sognatore”.
Nell'immaginario collettivo i Tenori sono persone molto serie ... tu invece sei diventato popolare con Carramba che Fortuna!, un programma nazional popolare.
Chi è realmente Spero Bongiolatti?
“Un uomo con i suoi pregi e i suoi difetti. Ogni giorno chiedo a Dio di aiutarmi a far sì che i miei pregi possano essere sempre di più e cerco di mettercela tutta, sempre!
Ti sei avvicinato alla lirica dopo aver già portato a casa diverti successi in TV e in teatro. Non hai pensato che fosse una scelta azzardata o che ti potessero etichettare come quello della TV?
“Si ci ho pensato molto. Ma sono uno che sceglie sempre la via più difficile. Avevo dei contratti già pronti con la Compagnia della Rancia perché ero in tournée con il Musical Grease. Non mi mancava nulla. Ma un bel giorno il grande Tenore Franco Corelli, dopo avermi fatto lezione di canto, mi disse: “Spero se tu vuoi fare il Tenore veramente e fare carriera hai tutti i requisiti, ma devi lasciare tutto ciò che è musical, tv e dedicarti allo studio serio e continuo della musica, del canto, dell'arte scenica. Vai da tutti i Maestri che puoi e studia, studia e poi studia e vedrai che tu ce la farai. Dal giorno dopo non ho più smesso di essere studente”.
Hai lavorato con la Carra', la Cuccarini, Carlo Conti, Beppe Fiorello.... che ricordo hai di loro e cosa ti hanno insegnato?
“Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa.
Raffaella Carra' soprattutto. Un giorno mi disse: “Spero ricordati sempre che noi siamo al servizio dell'arte e non l'arte al nostro. Quindi quando sei chiamato per un lavoro per esprimere l'artista che sei dona sempre con tutto il tuo cuore, la tua forza e tutto te stesso con entusiasmo. Non risparmiarti mai”.
Sei un italiano che ha successo all'estero. Cosa piace dell'Italia nel mondo?
“Oggi noi Italiani siamo un po' più superficiali nei confronti della nostra cultura e dell’arte. E' il momento storico credo. All'estero il BEL CANTO è visto come un qualcosa di veramente magico, unico e affascinante. Sono sempre felice di esibirmi all’estero. La gente ti ascolta sempre con entusiasmo e curiosità ed è innamorata dalla nostra arte.
Il BEL CANTO è italiano. La nostra dizione è nata per il canto. Lo diceva sempre il grande Tenore Beniamino Gigli”.
Parlaci della tua vita privata.
“Sono felicissimamente sposato e abito vicino a Milano. Ma, come tutti gli artisti, sono un vagabondo. La mia casa è racchiusa in una valigia. Il frac e gli spartiti musicali mi fanno sempre compagnia. Assieme ai libri. Leggere mi aiuta ad evadere per un attimo dalla realtà, a pensare e mi fa crescere tanto.
Un sogno nel cassetto?
“Ho troppi sogni nel cassetto. Ma nell' armadio della mia vita c’è tutto l'occorrente per non dimenticarmi mai di sognare”.