Nei giorni scorsi Fedez e J-Ax, attualmente impegnati nella promozione del loro ultimo album 'Comunisti Col Rolex', sono stati intervistati da Linus e Nicola Savino ai microfoni di Deejay Chiama Italia, la storica trasmissione di punta della radio milanese in onda dal 1991. Immancabile ovviamente la domanda sulla recente lite mediatica avuta con Marracash e Guè Pequeno, uno scontro che ha ampiamente varcato i confini del mondo legato al rap italiano, entrando a pieno titolo nelle cronache di quotidiani nazionali, programmi televisivi e canali di informazione che abitualmente non hanno alcun interesse nel raccontare i botta e risposta tra i rapper italiani.
Uno scontro che a giudicare dalla reazione di entrambi i cantanti alla specifica domanda di Linus, sembra aver lasciato strascichi che difficilmente potranno essere dimenticati.
Fedez, un mio autogol
'E' un gioco, però mi irrita perchè è stato un autogol mio, perchè non aspettavano altro', con queste parole Fedez ha voluto rispondere alla domanda di Linus, che gli aveva chiesto quanto, se e come tutta questa situazione lo irritasse effettivamente o se invece la stesse vivendo più come un gioco.
J Ax, un visione di parte
Altrettanto sentita la reazione di J Ax, che ha voluto sottolineare quanto questa vicenda sia stata utile per il rap italiano e quanto, soprattutto su internet, sia stata raccontata da blogger e addetti ai lavori attraverso una visione, a suo modo di vedere, di parte, queste le sue parole: 'Ormai su internet viene sempre raccontata la questione con una visione molto di parte.
Io ho detto: sai perchè forse non ce lo chiederanno ? Perchè loro hanno vissuto gli Articolo 31 negli anni '90, e hanno visto che ci è successa la stessa identica cosa.[...] Noi ai tempi avevamo lo stesso identico hating che adesso hanno J Ax e Fedez, eravamo accusati di essere un gruppo per bambini, di essere venduti al sistema. [...] Devo dire una cosa che fa ridere: anche quando non vogliamo io e il signore (Ndr Fedez) facciamo del gran bene alla scena rap. Prima erano tutti divisi, adesso sono tutti uniti contro di noi.