La piazza San Graziano di Arona (Novara) è luogo della ricostruzione dell'Arco di palmira, simbolo culturale dell'importante antica città siriana andata distrutta in tempo recente causa l'avvento della milizia islamica Isis. Il museo di archeologia che ad Arona trova dimora, è intitolato a Khaled al-Assad, importante archeologo e scrittore siriano rimasto ucciso durante la presa dell'antica città siriana. Il museo aronese ospita una grande collezione di reperti archeologici di epoche remote, e la morte dell'archeologo durante l'assalto militare all'importante sito archeologico ha indotto l'Institute for digital archeology di Oxford a ricostruire l'imponente arco, in misura più ridotta, e ad istallarlo in svariate città del mondo.

L'arco è infatti rimasto esposto a Firenze, Londra, Dubai e New York. Arona ospiterà a partire da oggi l'importante simbolo culturale per tre mesi. L'istituto Oxfordiano ha consegnato, durante la celebrazione odierna alla presenza di Waled e Omar, figli del defunto martire, un dipinto raffigurante Khaled al-Assad al museo di Arona, museo il quale è proprio dedicato all'importante archeologo curatore dell'antica città siriana deceduto durante l'assalto miliziano.

Importante simbolo culturale

La città di Palmira era, prima della distruzione avvenuta per mano dell'Isis, un importante ed unico esempio della cultura siriana cittadina di epoche oramai remote. Palmira era il più importante centro di transito e maggiore snodo di mercanti i quali, all'epoca dell'Impero Romano, attraversavo il deserto in direzione dell'Oriente.

Carovane immense transitavano nella maestosa città, dove la cultura dell'epoca trovava massima espressione attraverso maestose costruzioni in pietra e templi religiosi oramai andati distrutti e persi all'odierna visione. La ricostruzione dell'Arco simbolo della città di Palmira rivive esposta ad Arona per tre mesi, volontà questa dell'Institude for digital archeology di Oxford, il quale attraverso le moderne abilità di costruzione è riuscito a replicare il maestoso arco in dimensioni più ridotte, donandolo alla città Arona, luogo del museo archeologico dedito a Khaled al-Assad.

"La ricostruzione - spiega il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli - ha un valore storico ma anche simbolico. E' la dimostrazione di come sia possibile ricostruire, grazie alle moderne tecnologie, qualcosa del passato che altrimenti andrebbe perso".