Nelle prossime settimane partirà il tour di Edoardo Bennato intitolato "Pronti a salpare". Spettacolo dedicato a tutti coloro che sono fortunati, ma che non devono dimenticare quelli che non lo sono ed incita a non mollare mai nella vita, un invito a salvare noi stessi sempre in ogni occasione. Un concerto misto a riflessioni ricco di battute, motteggi e provocazioni quello che si terrà al Casinò di Campione d'Italia. Pronti a salpare è anche il nuovo album del cantante, 14 brani inediti, che il cantautore ha alternato alle sue canzoni più famose: Sono solo canzonette, Il gatto e la volpe, La torre di babele, Burattino senza fili; i suoi cavalli di battaglia da oltre 40 anni.

Melodie che abbinate a fatti di cronaca offrono sempre messaggi validi. Due ore di sola musica, di intrattenimento ma anche di poesia, di puro Rock and Roll, che non può e non deve essere paragonato alla musica leggera convenzionale. "E' la forza terapeutica del rock" - Ha esordito Bennato in un'intervista, al quotidiano Il Mattino di Napoli dove il cantante ha poi ricordato un po' della sua vita e del padre che lavorava a Bagnoli. E una serie di aneddoti curiosi e pieni di carattere. Ha poi citato alcuni casi di calunnia, rammentando Mia Martini ed Enzo Tortora e le sue preoccupazioni per il futuro. Il tour proseguirà fino a Novembre con tappe ad Ercolano, Roma, Firenze e Torino.

Non tutti sanno sul cantante che...

Edoardo Bennato, è fra i più bravi cantautori italiani, chitarrista e armonicista, nella sua lunga carriera ha pubblicato 40 album, è ritenuto dai musicisti di tutto il mondo uno dei più grandi rocker, il primo cantante italiano a riempire lo stadio di San Siro con più di sessanta mila persone il 19 luglio 1980, il primo a suonare un' armonica a bocca durante i concerti.

Ha anche il primato di avere pubblicato due album a soli 15 giorni di distanza l'uno dall'altro nel Marzo 1980 Uffa uffa e Sono solo canzonette. Esordisce negli anni '50, con i fratelli forma nel 1958 il trio bennato in cui Edoardo suona la chitarra e canta, Eugenio suona la fisarmonica e Giorgio le percussioni. I tre cominciano ad esibirsi in vari locali fra cui il Circolo canottieri di Napoli.

Nel 1959 sono chiamati come ospiti nel programma televisivo: Il nostro piccolo mondo di Zietta Liù, una delle prime apparizioni televisive per Bennato e i suoi fratelli. Ma è solo negli anni '80 che è consacrato uno dei più bravi artisti del secolo, le parole delle sue canzoni vengono lette nelle scuole e paradossalmente lui si trova nella posizione di guru o santone che aveva esorcizzato molte volte nelle sue liriche, oggi quasi a 71 anni viene considerato un genio della musica.