Una mostra da non perdere quella inaugurata al Mudec il 26-07-2017 e aperta sino al 7 gennaio 2017 per una visita ed una esperienza indimenticabile. Nell'unico immenso salone del Mudec viene proiettato per settanta minuti un video di molte delle opere di Gustave Klimt. La proiezione è affidata al sistema Matrix X-Dimension, progettata in esclusiva per questa video-installazione,che si avvale di 30 proiettori laser, in grado di trasmettere sui megaschermi oltre 40 milioni di pixel garantendo una altissima definizione.

Le opere in mostra

Ed ecco per chi entra veder cadere una pioggia di corolle e di pesciolini luminosi su un fondo nero, e poi i ritratti delle belle dame della nobiltà viennese e le sue opere più famose, come il bacio, esposto per la prima volta nel 1908 e conservato presso l'Osterreichisch Galerie del Belvedere di Vienna, e le due Salomè .

Fu Klimt il primo che volle introdurre l'uso dell'oro nei suoi dipinti, fatto questo che lo rende degno interprete della grandezza e dello sfarzo di un impero, quello asburgico, che andrà a morire nello stesso anno in cui muore il grande pittore, ovvero il 1918.

Sarà lui che visitando prima Venezia e poi Ravenna, vorrà introdurre questo elemento prezioso che rende i suoi quadri tanto affascinanti. Come importante sarà l'amicizia con Egon Schiele.

Accanto al ritratto di Adele Bloch-Bauer, sarà possibile ammirare le quattro allegorie di Palazzo Sturany a Vienna e la decorazione del soffitto del Kurhaus nella stazione termale di Karlsbad, come le decorazioni del soffitto dell'Aula Magna dell'Università di Vienna.

Klimt avrà una vita segnata dal successo, ma anche da due perdite improvvise, il padre e l'amato fratello. Queste morti impreviste lo prostreranno a tal punto che per mesi non sarà più in grado di tenere il pennello in mano.

Molto interessante anche il corridoio che conduce al salone dove le opere scivolano sulle pareti accompagnate da brani di musica classica e soprattutto dalla Nona di Beethoven.

Su tale corridoio, tutto rivestito d'oro, si possono ammirare le didascalie che raccontano le fasi della sua vita e delle sue opere e pongono l'accento sullo sforzo perseguito dall'artista, soprattutto nell'ultima fase della sua vita, per conseguire l'ideale della Gesamtkunstwerk, ovvero l'opera d'Arte totale.

Morirà a soli 56 anni per un ictus, con tante opere iniziate.

La visione di questa mostra permette al visitatore una totale immersione nella produzione di un artista interprete massimo e assolutamente singolare dell'Art Nouveaux e un godimento in full immersion di immagini che sono diventate icone universali di un'epoca e di un momento storico cruciale.