Chiunque si fosse trovato, a metà degli anni ’50, a sbarcare il lunario o, ancora peggio, in preda alle illusioni più inverosimili, a sperare in un domani radioso nei pressi del piccolo centro urbano di Leechfield, quasi da subito sarebbe stato costretto a riesaminare la propria posizione. Il fatto era che, l’essere troppo presi da problemi riguardanti il futuro, distoglieva l’attenzione dalla probabilità di commettere errori di valutazione. E, di solito, erano errori forti e capaci di trascinare gli individui in una situazione socio culturale senza sbocchi verso la vita.
Certo, forse e inconsciamente, lo sbaglio compiuto poteva essere una scelta. Alla fine, la mente dell’individuo è costretta a rassegnarsi. Se non si possono raggiungere altri lidi, o altre posizioni più vantaggiose da un punto di vista economico, va bene anche la desolata Leechfield.
Il romanzo
Il libro di Mary Karr, pubblicato in Italia il 9 novembre 2017 con il titolo significativo di “il club dei bugiardi” (pp. 432, Edizioni e/0) disegna da subito l’ambiente americano che accoglie le figure che si muovono nella narrazione. Nelle sue pagine si erge la piccola cittadina petrolifera. Essa è provinciale, piccola, puzzolente, brutta e dispersa. Il luogo geografico è il Texas orientale. La tesi di base, a questo punto, non può essere rappresentata che da una domanda scevra da edulcorazioni e da tentativi fraudolenti di ingannare qualunque individuo capace di capire che la Terra è molto più ampia di Leechfield.
Insomma, ma quali ragioni possono indurre qualcuno ad affidarsi a un ambiente simile?
I personaggi del memoir
La storia che l’autrice racconta in “Il club dei bugiardi” è la sua storia. E lei, Mary Karr, si racconta bambina nella casa in cui ha vissuto. In quell’avamposto dove tutto puzzava di petrolio. E dolore. Tutti i bambini e le bambine hanno diritto a un rifugio caldo e accogliente.
Ma non era così la casa dove visse la scrittrice. In questo suo Romanzo – che usa la forma stilistica del memoir – la casa dove passava la maggior parte del suo tempo, era un luogo da temere. Un posto dove, senza alcun preavviso e come un temporale estivo, si poteva abbattere la nemesi di una furibonda litigata che avrebbe coinvolto tutti.
Sua madre è la prima vittima e si chiama Charlie Marie. Insieme al marito ha realizzato una famiglia dove, ogni giorno, violenza e alcool trovano ampio posto. Sono genitori amareggiati dalla vita e figli senza orizzonti. E quando si presentano, sono piccoli e senza arcobaleni.