Nata dalla collaborazione tra l'associazione In Arte Exhibit e la Galleria Sasso 2 Art Center, la mostra Humanlandscape di Sante Muro, in coincidenza con la festa dell'Epifania, ha impreziosito il calendario di eventi inaugurali del 2018 promosso nella cittadina lucana di matera.
Ritratti-icone e paesaggi-simbolo
Grazie alla presenza dell'artista, i molti avventori del vernissage, che ha avuto luogo lo scorso 6 gennaio nella cornice dei Sassi materani, hanno avuto l'occasione di conoscere da vicino le intenzioni e le motivazioni alla base di una varietà di opere pittoriche divise tra la ritrattistica e la paesaggistica.
Sante Muro, infatti, artista lucano classe 1978, da anni persegue con determinazione e maturità questo doppio binario realizzativo, riuscendo a tessere sulle tele una consapevole coniugazione di differenti punti di vista assemblati secondo una tecnica audace e compassata. Oltre venti lavori, eseguiti negli anni che vanno dal 2009 al più recente 2017, hanno sintetizzato il percorso di ricerca e di sperimentazione di Sante Muro. Dai ritratti di idoli della musica contemporanea (fra gli altri erano presenti Amy Winehouse, David Bowie, Jim Morrison) di eroi maledetti del cinema (Marilyn Monroe, James Dean) passando per citazioni meta-artistiche come Frida Khalo, la galleria di "ricordi condivisi" allestita dai curatori della mostra ha inteso rendere manifesta la molteplicità di orizzonti verso cui tende la sensibilità dell'artista Sante Muro.
Questa, infatti, dimostra di essere pienamente soddisfatta solo grazie all'unione del motivo Human con quello più variegato e oggettivo del Landscape. Napoli, Berlino, Fès e Santorini sono solo alcuni dei paesaggi vissuti e interiorizzati dall'artista lucano che hanno trovato forma e colore sulle tele in esposizione a Matera presso la galleria Sasso 2 Art Center di Rino Cavalluzzo.
Una pittura di esplorazione e di racconti
Humanladscape (in programma fino al prossimo 3 febbraio, Matera, via Rosario 45-46) è un viaggio fatto di altri viaggi a caccia di quel particolare, di quel frammento che rende unico e irripetibile quel dato paesaggio; ma anche il tentativo, riuscito, di congelare in un solo istante l'esperienza biografiche di artisti dalla vita perennemente spinta al limite.
Qui i soggetti diventano oggetti e gli oggetti diventano soggetti, in un continuo scambio di ruoli che rende l'esibizione finale godibile e fruttuosa. I molti curiosi, gli appassionati dell'arte contemporanea, turisti intrepidi ed estimatori già navigati nelle opere dell'artista di Satriano di Lucania hanno reso il pomeriggio materano dell'Epifania un momento doppiamente interessante: per la cornice espositiva e per il materiale offerto da Sante Muro.