Ladies and gentlemen udite, udite! Il Teatro Tordinona (sala Strasberg) in via degli Acquasparta 16 a Roma sta per alzare il sipario e dare il via ad un nuovo singolo e spettacolare teatro: “benji” con la regia di Giorgia Filanti e l'interpretazione di Paolo Camilli che andrà in scena dal 5 al 10 Aprile 2018.

La vicenda che prenderà forma in carne ed ossa sul palcoscenico presenterà per l'appunto Benji, un personaggio particolare che si confronta con sé e con la società e la cui relazione, la fame di affetti e la sete d'amore, lo rendono "misero" nell'animo; e per sopperire a queste carenze fa ricorso all'immaginazione.

Benji ha una sensibilità acuta, spiccata e questa non viene affatto sottovalutata, ma esaltata! E in scena si tenta di spiegare il disagio psichico che il protagonista vive, trasformandolo in un match di pugilato metaforico tra sé e il suo alter-ego. Perché Benji non vuole gettare la spugna, ma cerca di reagire. E per riequilibrare questa bilancia-sbilanciata e destabilizzante, nate dal desiderio di affettività che si scontra frontalmente con l'aridità umana di chi lo circonda, il personaggio in scena cammina sul filo dell'immaginazione, proiettando nella sua vita un'amica che però risulta violenta e ribelle.

Ed è qui che è racchiusa la chiave dello spettacolo: una serratura inceppata, che si cerca di forzare attraverso diversi tentativi creativi per aprire la porta sul mondo.

Chi è Benji secondo la regista?

Benji rappresenta il tema del disagio psichico che sfocia nel suo alter-ego violento. E la regista che non condanna questo malessere che attanaglia il protagonista , impossessandosi dello stesso, decide di mostrarlo per ciò che è, con una sua identità.

Spiegando inoltre che scavando nel pozzo delle personalità umane si può tirare fuori la creatività e l'immaginazione come opzione di salvezza per l'uomo, per schiaffeggiare e risvegliare la società zombie.

E anche la rabbia che generalmente non è comunemente approvata, ha in questa storia una sua peculiarità, che i “lettori” più attenti, percepiranno come una richiesta d'amore.

Uno spettacolo che suggeriamo di non perdere ! Anche perché la regia di G Filanti ha sempre fatto breccia nel pubblico perché capace di coniugare nella teatralità, sentimento, azione, riflessione e ironia con semplicità.

Senza dimenticare di menzionare inoltre il lavoro dell'aiuto regia Sara Imperatore, i costumi di Carlo De Marino, Light Designer Marco Di Campli, Sound Designer Andrea Giulianelli e foto locandina Elisabetta Nottola, senza la quale lo spettacolo non avrebbe avuto esito.

Buona visione!

Foto di Pino Le Pera